«Banda larga: spingeremo per la copertura di tutto il Bellunese»

«Banda larga: spingeremo per la copertura di tutto il Bellunese»

 

Infrastrutture, situazione dell’economia locale post-Covid e Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi. Sono i temi principali, affrontati nell’incontro tra il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, e il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà. Una visita istituzionale a Palazzo Piloni che il ministro si è reso disponibile a rendere periodica, per aggiornare in maniera strutturale i grandi temi strategici che riguardano il territorio. 

«È importante per noi sapere di avere un appoggio nell’Esecutivo per quel che riguarda le scelte strategiche del nostro territorio – commenta Padrin -. Soprattutto adesso, alla vigilia dei grandi appuntamenti che si profilano all’orizzonte, Mondiali 2021 e Olimpiadi 2026 in testa».

Proprio i due eventi mondiali sono stati affrontati sia dal punto di vista sportivo, sia da quello infrastrutturale. «È innegabile che il nostro territorio debba fare delle scelte, anche alla luce delle code e dei disagi registrati negli ultimi mesi, soprattutto lungo la Alemagna – prosegue il presidente della Provincia -. Ecco perché abbiamo parlato delle opere che vengono avanti con il Piano Anas, e anche di quelle che riguardano le Olimpiadi 2026. Inoltre abbiamo affrontato il tema della connettività, per cui ci interfacceremo con il ministro dello Sviluppo economico. Ci faremo preparare una relazione dettagliata sulla dotazione di banda larga presente in provincia e spingeremo al massimo per arrivare a una copertura totale in tutto il Bellunese, specialmente quello montano. Lo smart working è stato accelerato dal lockdown, ma di sicuro potrà essere una modalità di lavoro che tornerà utile anche dopo il Covid, e in questo la montagna, con paesaggi incontaminati e aria buona, potrà recitare un ruolo da protagonista, a patto che sia connessa con il resto del mondo. La nostra provincia ha il dovere di cogliere queste nuove opportunità». 

Il presidente della Provincia e il ministro hanno parlato anche dell’industria e dei contraccolpi legati al Covid, soprattutto per l’occhialeria che ha una fortissima vocazione all’export e che è stata penalizzata dalle chiusure di diversi Paesi. Dal tavolo è emersa la volontà reciproca di monitorare la situazione e il ministro ha dato la sua disponibilità a condividere percorsi di gestione di eventuali crisi. Infine, la chiacchierata è stata allargata al presidente del Parco Dolomiti Bellunesi, per parlare delle attività degli ultimi mesi e dei progetti futuri: «Personalmente ho esternato al ministro le preoccupazioni relative all’ente fiera – conclude Padrin -. Il settore è in crisi a causa del lockdown. A Longarone però siamo pronti per ripartire con Arredamont e con il Festival delle foreste dall’11 al 13 settembre».

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