«Peccato perché avevamo la vittoria in mano». Mastica amaro il tecnico dell’Union Feltre, dopo l’1-1 incassato al secondo minuto di recupero.
Contro l’Este, i verdegranata spezzano la striscia negativa, è vero. Ma la beffa, in pieno recupero, brucia ancora parecchio: «Analizzando le ultime prestazioni, vedo la squadra in crescendo. Pur in un momento non facile. Le difficoltà sono ancora di natura mentale, non solo fisica. Perché quando non gira la testa, non girano nemmeno le gambe».
E a volte subentra pure la sindrome del braccino del tennista: «Quando sentiamo che la vittoria è vicina, ci prende l’ansia. E invece dobbiamo essere propositivi anche in situazione di vantaggio, mantenere il possesso palle e non limitarsi solo a difendere».
Ora il campionato si ferma per una pausa: «Guardiamo avanti con fiducia. E insistiamo nel nostro lavoro».