La generosità ha fatto centro: il pastore Fiorenzo potrà ripartire. Soprattutto grazie agli amici di Auronzo. Con l’entusiasmo del “mai fermo” Giacomo Maroldo e la sua combriccola, sono stati raccolti oltre mille euro. E anche la vicina Val di Fiemme si è messa in moto per ricostruire il gregge del pastore, andato distrutto dal maltempo un mese fa.
La vicenda aveva unito Valsesia e Val d’Ansiei. Giacomo Maroldo infatti si trovava in vacanza nella località piemontese, subito dopo l’alluvione di ottobre. Ed era venuto a conoscenza della vicenda del pastore Fiorenzo, rimasto senza niente (Generosità senza confini: da Auronzo per aiutare un pastore della Valsesia). Da lì era partita la gara di generosità, con raccolta fondi ad Auronzo e poi in tutto il Cadore.
«La prima fase della raccolta si è conclusa – annuncia Maroldo -. Grazie all’aiuto dell’allevatore cadorino Nicola Da Forno, e di due amici di Dobbiaco, Josef Taferner e Luigi Molling, con la collaborazione della Latteria Tre Cime e di altri conoscenti, siamo riusciti a raccimolare 1.125 euro. Volevamo consegnarli a mano al pastore Fiorenzo, ma gli spostamenti tra regioni sono vietati e così li abbiamo versati in conto corrente».
Ma la maratona solidale non si ferma qui. «La raccolta è ancora aperta e confidiamo nella generosità delle persone – continua Maroldo -. Ricordo che Fiorenzo ha perso oltre 1.200 capi durante l’alluvione del 2 ottobre, oltre a ingenti danni materiali. Il pastore ci ha ringraziato per l’aiuto che gli stiamo dando e ringrazia tutti i cadorini».
Oltre al Cadore, si è mossa anche la Val di Fiemme, dove il gruppo “Malghe Unite” ha deciso di creare un piccolo gregge: ogni struttura donerà uno o due capi, in modo da agevolare la ripartenza di Fiorenzo.