È ormai all’orizzonte la prima assemblea annuale dell’Associazione Città Alpina, che da giovedì 17 a sabato 19 marzo sarà ospitata a Belluno.
Nelle ultime ore sono arrivate le conferme delle presenze da parte dei partecipanti: saranno almeno 35 i delegati (tra sindaci, assessori e funzionari) delle 23 città aderenti all’associazione, in arrivo dall’Italia (Bressanone, Biella e Morbegno), ma anche dai Paesi alpini europei, come le slovene Tolmin e Idrija, la tedesca Sonthofen, l’austriaca Villach e le francesi Chamonix-Mont-Blanc e Passy, nominata nel 2022.
A loro, si aggiungeranno i rappresentanti di Cipra e i 25 ragazzi provenienti dalle realtà che hanno aderito al progetto Alps 2030: le già citate Belluno, Tolmin, Idrija oltre a Schaan, Planken e Eschen in Liechtenstein.
«Sono numeri importanti che dimostrano come i rappresentanti delle Città Alpine tengano a queste occasioni di confronto, viste come importanti momenti per scambiarsi idee e buone pratiche tra città caratterizzate da territori e problematiche simili – commenta l’assessora Yuki d’Emilia (in foto), che da qualche mese dell’associazione è anche vice-presidente -. Soprattutto, è importante la presenza dei ragazzi di Alps 2030 per l’evento finale del progetto; finalmente l’occasione per ritrovarsi in presenza dopo che la pandemia ha costretto a rivedere in corsa alcune tappe pubbliche».
Il clou dell’evento è previsto per venerdì 18, quando i membri delle Città Alpine si troveranno per l’assemblea a Palazzo Bembo, dove nel pomeriggio è prevista una tavola rotonda aperta al pubblico e dedicata alla sostenibilità dei grandi e piccoli eventi, oltre al loro impatto sulle Alpi. «Sarà un’occasione importante per vedere come città che richiamano eventi e tipologie di turisti diversi affrontano il tema della sostenibilità nelle manifestazioni che ospitano: potremo scambiarci buone pratiche su questo aspetto», conclude d’Emilia.