Code e lunghe attese. L’aumento dei casi di covid – 19 ha scatenato i bellunesi, che si sono riversati in massa nei covid – point del territorio per vaccinarsi (chi può) con la quarta dose. Oggi a Tai di Cadore si parte con la seconda dose booster anche per i sessantenni. Ma in questi giorni è un vero e proprio assalto di ultraottantenni e fragili.
Ieri al drive – in dell’ospedale di Belluno era programmata la penultima seduta vaccinale per la quarta dose per gli over 80 convocati con lettera un mese fa. E non sono mancati i disagi.
«Rispetto ad una stima di adesione del 20%, a causa dell’inasprimento epidemico – spiega l’azienda sanitaria in una nota – l’adesione è più che raddoppiata creando un iper afflusso di auto che ha messo in difficoltà per circa due ore la viabilità nei pressi dell’ospedale di Belluno. Intorno alle 16 sono intervenute la Polizia Locale e la Polizia di Stato che con un intervento coordinato hanno ripristinato una viabilità regolare.
Gli operatori dell’Ulss hanno raccomandato alle persone giunte a vaccinazione dopo quell’ora di posticipare l’arrivo di due ore o di rientrare a domicilio e prenotarsi per una delle prossime sedute (aperte e disponibili fino a fine luglio). Ci scusiamo con gli utenti per il disagio patito».
Da oggi, come detto, via alle prime somministrazioni di quarte dosi di vaccino anche per gli over 60. Sono oltre 4.400 i posti messi a disposizione fino al 31 luglio: quasi un terzo (1.327) già prenotati.
Posti che potranno essere aumentati, spiega la direzione generale, qualora ce ne sia la necessità. Oltre ai 4 covid – point sparsi sul territorio, si pensa anche ad attivare il centro vaccinale di Santo Stefano di Cadore, a servizio degli utenti del Comelico. A regime, anche con l’aiuto dei medici di base, il dipartimento di Prevenzione conta di poter somministrare dalle 300 alle 350 dosi di vaccino al giorno.
Foto d’archivio
