Asili nido e Vanoi, gli affondi del Partito Democratico del capoluogo

Asili nido e Vanoi, gli affondi del Partito Democratico del capoluogo

Asili nido, diga sul Vanoi e le “cinque domande al Sindaco” lanciate due settimane fa e cadute nel vuoto: pochi giorni dopo il consiglio comunale, la sezione del capoluogo del Partito Democratico prende posizione su alcuni temi caldi per la città.

Si parte con la questione degli asili nido, che ha visto la giunta giustificarsi tra burocrazia e mancate comunicazioni da/con gli uffici: il PD cittadino, per bocca del segretario dell’unione comunale Davide Noro, non vuole direttamente la testa del vicesindaco e assessore al bilancio Paolo Gamba (che ha ammesso come la mancata approvazione del bilancio consolidato entro il termine di legge del 30 settembre abbia di fatto bloccato l’iter di assunzione delle due educatrici necessarie all’asilo nido Piccolo Girasole), ma chiede una rimodulazione delle deleghe in seno alla giunta comunale, evidenziando uno squilibrio nella distribuzione degli assessorati di maggior peso.

Da un tema cittadino a quello provinciale ed extra-regionale della diga sul Vanoi: nonostante un documento contro il proseguimento della progettazione dell’opera sia stato approvato all’unanimità tanto in consiglio provinciale (quindi con i voti anche degli esponenti di centrodestra) quanto in consiglio comunale a Feltre, il consiglio di Palazzo Rosso ha invece fatto passare il testo a maggioranza semplice, con il solo voto favorevole dei consiglieri di minoranza (e del neo-entrato Celeste Balcon tra le fila della maggioranza nella lista Noi con Oscar al posto di Daniele Trabucco, dimessosi per motivi professionali qualche settimana fa) e l’astensione dei gruppi di maggioranza; voto contrario di Francesco La Grua, da poco uscito dal gruppo Lega per fondare Più forti insieme.

Si torna poi alle questioni “di casa”, alle cinque domande al Sindaco Oscar De Pellegrin lanciate con volantini e gazebo in piazza e alle quali – segnala il PD cittadino – non è ancora stata data risposta: dal lavoro dell’assessorato alla sicurezza alla situazione dei lavori pubblici, passando per il ruolo dello stesso sindaco e il futuro del Nevegal. Alla quinta domanda, quella sui capifrazione, una risposta in realtà è arrivata, con la realizzazione della bozza di regolamento sul tema, che ora verrà discussa in occasione di appositi incontri sul territorio; un documento che però il Partito Democratico giudica insoddisfacente.

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