Approvato il Pat del capoluogo: «Ora avanti coi Piani di intervento»

Approvato il Pat del capoluogo: «Ora avanti coi Piani di intervento»

Pat del Comune di Belluno, si volta pagina: con l’approvazione nella mattinata di ieri da parte del consiglio provinciale del Piano di Assetto del Territorio del capoluogo, ora la palla torna all’amministrazione De Pellegrin, che dovrà “disegnare” la città del futuro con i Piani di Intervento.

Giunge così a conclusione – in tempi relativamente rapidi, considerata la burocrazia italiana – il percorso del PAT cittadino: adottato nel novembre 2021 dalla precedente amministrazione, ad aprile 2022 arriva la delibera con le controdeduzioni alle 75 osservazioni pervenute; ad aprile 2023 a Palazzo Piloni giunge la richiesta della giunta De Pellegrin di approvazione del PAT; dopo che le richieste di integrazioni da parte degli uffici provinciali sono state soddisfatte, il 25 ottobre sono arrivati parere e valutazione favorevoli, seguiti dal voto di ieri in consiglio provinciale.

Un percorso “veloce” che ha però visto nel mezzo un cambio di amministrazione, oltre che i tanti macro-cambiamenti causati dalla pandemia, dal caro-energia e dall’aumento dei costi delle materie prime; proprio per questo, i Piani di intervento diventano uno strumento importante per “aggiustare” il tiro rispetto alle nuove esigenze del territorio.

Le principali strategie previste dal PAT sono “la salvaguardia del sistema ambientale e naturalistico ed il suo potenziamento attraverso la costituzione di corridoi in grado di trasformare singole presenze in maglie strutturali; la valorizzazione della storia del territorio bellunese ed il rafforzamento del rapporto tra la città, i nuclei storici diffusi, il paesaggio aperto e la montagna; il miglioramento della qualità dell’abitare sostenendo la transizione energetica, la rigenerazione dei suoli antropizzati, il contenimento del consumo di suolo ed il recupero del patrimonio edilizio; il potenziamento della città come centro per le attività economiche favorendo la compresenza delle attività produttive tradizionali, delle funzioni direzionali e commerciali e degli spazi per il tempo libero; l’attivazione di politiche di promozione, valorizzazione e incentivazione del sistema turistico-ricettivo, favorendo forme di turismo a basso impatto ambientale per valorizzare Belluno come porta delle Dolomiti;
l’organizzazione delle aree e dei servizi pubblici con l’obiettivo dell’accessibilità per tutti, non solo in termini di percorrenza ma di qualità e fruibilità dei servizi stessi; il potenziamento delle infrastrutture esistenti ed il miglioramento dei collegamenti soprattutto tra la destra e la sinistra Piave che sono stati riportati in coerenza con il PTCP”.

Proprio viabilità e mobilità sono un altro dei temi caldi a Palazzo Rosso.

Nel territorio comunale ricadono poi diversi interessi ed edifici che toccano da vicino l’ente Provincia, e su questi progetti sarà necessaria la concertazione tra le due realtà che si affacciano su Piazza Duomo.

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