Vietato perdere tempo: «Il prolungamento dell’A27 o comunque lo sbocco a nord deve diventare una priorità nell’agenda politica regionale e nazionale». Parola di Confindustria Belluno Dolomiti. Del resto, lo ricorda anche la presidente Lorraine Berton, «le categorie economiche sono state fin troppo chiare, la convergenza su questo tema è massima. Più in generale il Veneto non può perdere competitività e attrattività di fronte all’asse Milano-Bologna-Brennero».
L’invito a fare presto e passare dalle idee ai progetti e ai cantieri arriva giusto alla vigilia del convegno sulle nuove rotte economiche che riguardano il porto di Venezia e la A27, in programma venerdì 14 febbraio a Mestre, con la firma della Cisl regionale e Unioncamere Veneto.
«Fino a qualche tempo fa, il prolungamento dell’A27 o comunque di uno sbocco a nord per il Veneto era diventato quasi un tabù – dice Berton -. Oggi finalmente se ne parla apertamente e le categorie – industriali, artigiani, sindacati – hanno il merito di aver riportato il tema al centro del dibattito».
A tal proposito, Berton ricorda la posizione unitaria espressa nel luglio 2019 dal Tavolo delle infrastrutture, alla presenza dell’assessore regionale ai trasporti Elisa De Berti in un incontro a Villa Patt di Sedico. «Abbiamo costituito un fronte comune a favore del territorio, chiedendo di affrontare senza paura il tema delle infrastrutture materiali e immateriali. Lo abbiamo fatto anche in una lettera consegnata allo stesso governatore Luca Zaia, sottolineando come il tema di uno sbocco a nord non riguardi solo il Bellunese ma buona parte del Veneto, che rischia di rimanere indietro sul fronte infrastrutturale. Di fronte a una posizione così forte delle categorie economiche, mi auguro che la politica superi visioni ideologiche e affronti la questione dello sbocco a nord con spirito pratico trovando risorse e iniziando seri percorsi di progettazione e fattibilità».