Confartigianato Belluno teme un blocco dei consumi. D’altronde, i costi del rincaro energetico sono tali che le famiglie potrebbero davvero decidere di ridurre le spese. Anche perché le contromisure varate dal governo sembrano insufficienti.
«Serviranno azioni più incisive e soprattutto strutturali, per consentire alle piccole medie imprese di lavorare senza il rischio di soccombere sotto il peso delle bollette di luce e gas» dice la presidente di Confartigianato Belluno Claudia Scarzanella, il giorno dopo l’approvazione del Dl Sostegni ter, con cui il governo ha adottato nuove misure in materia di energia.
In particolare, il decreto prevede l’erogazione di aiuti a famiglie e imprese per contrastare il caro bollette in continuità con le risorse messe a disposizione già negli ultimi mesi del 2021. Fino a ora l’Esecutivo Draghi ha approvato una serie di misure per mitigare gli aumenti delle tariffe energetiche che ammontano complessivamente a 10,2 miliardi: 4,7 sono stati erogati per la seconda parte del 2021, altri 3,8 sono stati introdotti con la legge di Bilancio 2022 a cui si aggiungono 1,7 miliardi stanziati ieri per decreto.
«I dati però dicono che il rincaro di luce e gas per l’anno in corso ammonta complessivamente a 89,7 miliardi, di cui 58,9 miliardi in carico alle imprese e il resto alle famiglie. Significa che il tasso di copertura degli aiuti governativi supera di poco il 6%» commenta la presidente Scarzanella.
«Al momento la situazione delle nostre imprese artigiane è tale per cui non sappiamo come regolarci con i preventivi. La clientela fatica ad assorbire i costi in un aumento generalizzato, anche perché dai rincari dell’energia a cascata derivano appesantimenti nei prezzi, per cui temiamo un blocco dei consumi. Per questo apprezziamo l’aiuto che l’Esecutivo sta dando alle imprese, consapevole di quanto importanti siano per il Paese e di quanto serva il lavoro per l’uscita dalla pandemia. Ma adesso serve una riforma strutturale della bolletta elettrica».