Tre metri di neve in quota: quantitativi da record “secolari” per il mese di dicembre

Tre metri di neve in quota: quantitativi da record “secolari” per il mese di dicembre

 

Per trovare così tanta neve a dicembre, bisogna andare indietro di oltre un secolo. E a Natale potrebbe arrivarne altra. 

È un dato significativo quello che arriva da Arpav. Un dato che stride con la situazione pandemica. Perché in passato (per non dire tutti gli anni, nel raggio di una decina) le ski aree hanno dovuto spendere milioni di euro per sparare neve e poter avviare la stagione invernale tra l’8 dicembre e Natale. Quest’anno invece che l’oro bianco è arrivato da solo e per giunta abbondante, il Covid tiene seggiovie e cabinovie congelate.

IL DATO

In ogni caso, di neve ce n’è davvero tanta. Lo dice il bollettino risorsa idrica di Arpav (aggiornato a metà mese). Che specifica la quantità di acqua caduta tra il 4 e il 10 dicembre. Punte di oltre 700 millimetri nel basso Feltrino e poco meno in Alpago. Tanto che sul bacino del Piave risultano caduti 347 millimetri d’acqua, contro una media di 84 millimetri per tutto il mese di dicembre (+414%).

«I quantitativi di neve fresca osservati sono stati prossimi ai 300 centimetri a 2.600 metri  di quota nel gruppo delle Tofane, 250 centimetri a 2.200 metri nelle Dolomiti settentrionali e 190-220 centimetri nelle Dolomiti meridionali – rileva Arpav -. 200 centimetri a 1.600 metri, 130-150 centimetri a 1.200 metri di quota sempre nelle Dolomiti, e nelle Prealpi a 1.600 metri, dove è piovuto molto il 5 dicembre con fusione della neve caduta nei giorni precedenti. Gli accumuli di neve fresca sono stati di 100-120 centimetri nelle Prealpi bellunesi. I cumuli di neve fresca in quota in 3 giorni hanno raggiunto valori con tempi di ritorno maggiori di 100 anni. Gli spessori del manto nevoso al suolo sono considerevoli per la stagione a tutte le quote».

LE PREVISIONI

E potrebbe non essere finita qui. Perché è vero che nei prossimi giorni continuerà il bel tempo, anche con temperature quanto mai miti (zero termico attorno ai 3.000 metri di quota). Ma è altrettanto vero che i modelli previsionali a lungo raggio intravvedono un fronte freddo in arrivo la sera della vigilia. Non è escluso qualche fiocco di neve. Insomma, un bianco Natal ancora più bianco.

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