Piange il telefono. Da dieci giorni almeno. «E per fortuna che ci sono i cellulari, altrimenti saremmo isolati» dicono i residenti della borgata di Sant’Antonio Fiabane (via La Centa) a Belluno. I telefoni sono muti da dopo Ferragosto. Motivo? Lavori agricoli.
Strano ma vero: un operaio avrebbe tranciato il cavo che serve la frazione, a due passi da Modolo, mentre era occupato in operazioni di sfalcio e pulizia delle siepi. E in due settimane abbondanti Telecom non è mai intervenuta per riparare il guasto, nonostante le segnalazioni.
«È vero che siamo in pochi (6-7 famiglie, ndr), ma le bollette le paghiamo regolarmente – spiega una delle residenti di via La Centa -. Non capiamo perché il cavo non sia stato ripristinato. È da poco dopo la metà di agosto che siamo completamente senza telefono. E già prima non è che la linea fosse sempre al top».
In effetti, in via La Centa e anche a Modolo lamentano disservizi lunghi da diversi mesi. Da dopo Vaia, per la precisione. Perché il maltempo del 2018 aveva fatto cadere i pali della Telecom e il cavo da allora è rimasto appoggiato sulle piante, con linea ballerina soprattutto nelle giornate di pioggia. Inevitabile quindi che qualcuno, addetto alla manutenzione del verde, potesse inavvertitamente tranciare la linea. Così è successo e da allora il telefono è muto.