Vivaio torna sull’elettrodotto: «Terna interri come sta facendo Enel»

Vivaio torna sull’elettrodotto: «Terna interri come sta facendo Enel»

 

La questione è vecchia, ma forse torna a muoversi qualcosa. L’elettrodotto di Terna nella media valle del Piave e la richiesta di interramento è di nuovo di attualità. Soprattutto dopo il vertice Provincia-Enel che ha portato i primi frutti per il territorio. Ecco perché Vivaio Dolomiti prende la palla al balzo.

«Dopo anni di battaglie sembra si stia prendendo la direzione giusta. L’accordo Enel-Provincia (Basta blackout in montagna: Enel e Provincia al lavoro per allargare le fasce di rispetto) si sta indirizzando nel verso giusto, con un piano di manutenzione e di interramento per le linee di distribuzione per evitare gli infiniti disservizi che il nostro territorio vive con troppa frequenza» dicono dall’associazione bellunese. «Dobbiamo riconoscere che Enel è sempre stata molto disponibile. Il problema resta Terna, con le reti di trasporto ancora su tralicci che attraversano boschi e valli e il suo progetto Rtn media valle del Piave». 

Il riferimento è chiaro, diretto al progetto di razionalizzazione delle reti presentato più di dieci anni fa. «Questa razionalizzazione della rete in Valbelluna, che condiziona tutto il riassetto Veneto, va completamente rivisto, come denunciamo da anni e come sostengono molti sindaci e moltissime delibere comunali, provinciali e regionali. Dieci anni di interpellanze e interrogazioni a Roma senza risposte certe – dicono da Vivaio -. Dieci anni di incontri e manifestazioni nel territorio che più di altri verrebbe penalizzato, stanno iniziando a dare qualche risultato. La Provincia si è finalmente dotata del supporto di uno studio tecnico professionale, come fatto dal Comune di Limana e da altri Comuni nel Veneto; differente invece l’approccio di altri amministratori, che ci hanno trascinato in questi anni in dispute totalmente risolvibili, come dimostrato ieri grazie all’ente Provincia, al suo consigliere Massimo Bortoluzzi e a Enel con i suoi vertici. Ora si segua la stessa strada con Terna. Ringraziamo per il fondamentale interessamento anche il ministro Federico D’Incà».

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