Oggi (14 maggio) si celebrano i patroni Vittore e Corona. E non poteva mancare una storia legata ai martiri.
Feltre può annoverare fra le sue ricchezze architettoniche proprio il santuario dedicato a Vittore e Corona. Risale all’undicesimo secolo e svetta su uno sperone roccioso ad Anzù: una posizione strategica a controllo dell’accesso alla valle che porta a Feltre. In un’arca di marmo, all’interno del santuario, sono conservate le reliquie dei Santi, che furono portate dai Crociati di ritorno dalla Siria.
Ma si racconta che un giorno, costruito l’antico santuario, tutti i tentativi di portare le reliquie dei poveri martiri fallirono. I cavalli e i muli non riuscivano a salire. E fu così che una vecchia donna offrì il suo aiuto: prese il carro e lo fece trainare dalle sue mucche.
Pregò molto, lungo il tragitto, e i Crociati erano sbalorditi di ciò che vedevano: erano abituati a cavalli a muli, ma le mucche non avevano mai tirato un loro carro. A ogni passo lasciavano le loro impronte sulla pietra viva, ancora visibili oggi nel percorso che porta al santuario.
Gli animali si fermarono 14 volte e 14 sono le strofe dell’inno popolare dedicato ai Santi Vittore e Corona: patroni della città di Feltre.
Alla prossima!