La presentazione ufficiale alla stampa avverrà solamente questo pomeriggio. Ma per Enrico Pigozzo, nuovo comandante provinciale dei carabinieri, è già tempo di visite istituzionali.
Ieri è stata la volta della Provincia. A Palazzo Piloni Pigozzo è stato ricevuto direttamente dal presidente dell’ente, Roberto Padrin. «Siamo una provincia che conosce il senso della legalità, in cui fortunatamente non sono presenti problemi che hanno invece altri territori – le parole del presidente -. Ma questo non significa sedersi, perché la tranquillità va conservata giorno dopo giorno. Ce lo siamo detti chiaramente e concordo su questa linea con il nuovo comandante provinciale dei carabinieri».
Durante il cordiale incontro, il presidente ha illustrato la situazione complessiva del territorio provinciale, chiamato a ospitare le Olimpiadi invernali 2026. «Una sfida che è già in corso e ci vede obbligati a ridurre i tempi per la gestione dei cantieri. Questo non vuol dire chiudere gli occhi o alleggerire la vigilanza su sicurezza e legalità. E proprio per questo confidiamo nell’ottimo lavoro delle forze dell’ordine e nell’impegno dei carabinieri».
Dopo Palazzo Piloni, è stata la volta dell’incontro con il sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin (in foto). «Collaboreremo uniti, condivideremo iniziative e problemi, il nostro è un territorio sicuro ma non dobbiamo mai abbassare l’attenzione», le parole espresse dal primo cittadino. L’incontro è stato l’occasione per conoscersi e per scambiare qualche riflessione in merito ai temi della sicurezza e della prevenzione, cari alla giunta comunale. «Belluno è una città tranquilla, i nostri problemi non sono quelli dei grandi centri urbani, non di meno fin dal nostro insediamento abbiamo avviato iniziative per far sentire ai cittadini la vicinanza delle istituzioni e per diffondere una cultura del rispetto e della legalità – prosegue De Pellegrin -. Avremo modo di lavorare a stretto contatto con le forze dell’ordine, l’appuntamento delle Olimpiadi è dietro l’angolo. Auguro al colonnello Pigozzo buon lavoro».