L’Avvocatura dello Stato ha dato il via libera ai vincoli ambientali sui territori di Auronzo e del Comelico, rispedendo al mittente i ricorsi emersi dalla provincia di Belluno.
Ma in molti sono pronti alle barricate. Come il coordinatore bellunese di Forza Italia, Dario Scopel: «È una situazione inaccettabile, che non possiamo subire passivamente. Tanto più tenendo conto dell’orizzonte economico che si prospetta per le nostre zone di montagna. Non è il momento di polemiche sterili, ma di difendere le ragioni delle nostre aree, questo sì».
Gli effetti dell’emergenza rischiano di lasciare un lungo strascico di problemi per uno dei tasselli fondamentali dell’economia bellunese: il turismo. «Dovremo fare i conti con la necessità di rilanciare gli investimenti, potenziare l’offerta, accrescere l’attrattività della nostra montagna. La decisione che arriva da Roma va esattamente nella direzione opposta. Ci batteremo in tutte le sedi, politiche e non – prosegue Scopel – perché le ragioni degli enti locali e di Venezia vengano ascoltate. Inutile parlare di decentramento e autonomia se poi, in concreto, ci si muove in direzione opposta. Noi siamo pronti alla mobilitazione e alla battaglia; chiediamo anche alle altre forze politiche bellunesi che facciano altrettanto. Non vorremmo che, tra le pieghe della grave emergenza sanitaria, qualcuno facesse passare in sordina dei provvedimenti potenzialmente letali per la sopravvivenza delle comunità locali».