Pizze, dolci e preghiere: il sostegno al personale sanitario è trasversale

Pizze, dolci e preghiere: il sostegno al personale sanitario è trasversale

 

La catena di solidarietà non si spezza. Anzi, si allarga di giorno in giorno. Per i malati, ma anche per chi è chiamato a curarli: i medici, gli infermieri e, in generale, il personale sanitario, impegnato in prima linea negli ospedali di Belluno e Feltre.

Ma i cosiddetti camici bianchi non sono soli: al contrario, possono contare sul sostegno, la stima e l’affetto di tantissime persone. E la conferma arriva dall’Ulss 1 Dolomiti: «Ringraziamo le diverse pasticcerie, pizzerie, gelaterie e altre attività che, in questi giorni, stanno donando agli ospedali pizze, pasticcini, dolciumi e altre prelibatezze. Grazie per l’attenzione e l’incoraggiamento».

Un pensiero di vicinanza è arrivato anche dal vescovo, monsignor Renato Marangoni: «Siamo nei giorni più difficili, ma si tratta anche di un tempo in cui attendiamo trepidanti un risvolto di sollievo. In questa situazione critica ci troviamo tutti nella condizione di apprendere che cosa sia possibile fare e come impostare il nostro vivere quotidiano. Il pensiero più commosso, più riconoscente e degno di fiducia va alle persone che lavorano con passione e dedizione in ambito sanitario, tutte: da chi dirige il personale a chi disinfetta i luoghi, da chi cura gli ammalati a chi si dedica all’igiene delle persone, da chi si presta come volontario a chi è stato richiamato in servizio. In questi giorni sono loro a darci luce e sapore. Quello che stanno facendo per prevenire, sanare, guarire, è una grande scuola di vita, è una formazione alla responsabilità dell’amore, è un insegnamento di umanità, è una pratica di bene comune che costruisce famiglia e società.Unitamente a loro va il nostro riconoscente apprezzamento a tutti i responsabili delle Istituzioni, della sicurezza e della protezione civile. Nella Bibbia è custodita una conoscenza che non ha pari: “Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo» (1 Gv 3,14). Grazie di cuore: lì dove c’è amore la vita non perde ma salva, fiorisce e porta frutto».

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