Come l’Araba fenice, anche la scuola media di Mel rinascerà dalle proprie ceneri. In questi giorni sono infatti iniziati i lavori di demolizione dell’edificio, datato 1967. Al suo posto sorgerà un nuovo plesso scolastico, moderno e al passo con i tempi. Ma come tutte le storie che finiscono, anche quella raccontata a Mel si tinge di malinconia. Quella di chi quella scuola l’ha magari vista nascere, o che l’ha frequentata negli anni della giovinezza.
Chi in questi giorni sosta in Via XXXI ottobre e volge lo sguardo di sotto, difficilmente riesce a trattenere un velo di tristezza nel vedere le ruspe demolire i muri di quella vecchia scuola, che dalla sua nascita ha ospitato migliaia di ragazzi. Tra di loro anche Nicola Sartori, nipote di Giovanni “Nino” Sartori, storico sindaco di Mel negli anni della costruzione della scuola e del quale conserva gelosamente l’archivio, fatto di documenti e articoli dell’epoca.
«La scuola media di Mel fu progettata dall’Architetto dott. Mario Sanzovo nel 1962 e i lavori iniziarono nel 1964 – racconta -. La costruzione del plesso scolastico fu fortemente voluta dall’allora Amministrazione Comunale che vedeva mio nonno Primo Cittadino. La motivazione la possiamo leggere nei documenti ufficiali: “Importantissima ed inderogabile la necessità di dotare la Scuola Media di un edificio modernamente costruito e tecnicamente attrezzato: con l’attuazione della legge che stabilisce l’istruzione obbligatoria per tutti i giovani fino all’età di 14 anni, si prevede che nell’anno 1963-64 saranno funzionanti presso la locale Scuola Media una decina di classi, con una popolazione scolastica talmente rilevante da non poter più essere contenuta entro il vecchio e inadatto edificio scolastico. Pressioni sono state fatte agli Onorevoli Parlamentari affinché con particolare insistenza rappresentassero tale necessità al Ministero competente. Per ora si può contare su un contributo di L.16.000.000.”».
«L’apertura della nuova scuola media – prosegue il racconto di Nicola Sartori – avvenne il 4 dicembre 1967 anche se i lavori non erano stati ancora ultimati e la costruzione fu completata solo verso la fine degli anni ‘60. Il preside di quel periodo fu il dott. Dino De Cal che poi venne sostituito dal prof. dott. Giovanni Bettin nel dicembre del 1968. Negli anni ‘70 la popolazione scolastica oscillava suddivisa su ben cinque sezioni complete alle quali a volte si aggiungeva qualche classe; oggi le sezioni sono solo due. Insieme alla costituzione del comune Borgo Valbelluna, questo è sicuramente un altro passaggio epocale per la popolazione zumellese, che vedrà sorgere una nuova scuola non solo come edificio, ma soprattutto nuova nella didattica e nel modo di fare scuola».