Nonostante la pandemia, l’Unione Montana Valbelluna resta vicina alle sei latterie presenti nel suo territorio. E così, con delibera numero 48 dello scorso 4 dicembre la giunta dell’Unione ha stanziato oltre 20mila euro a favore delle latterie di Frontin, Lentiai e Sant’Antonio ricadenti nel comune di Borgo Valbelluna; della latteria di Valmorel, in comune di Limana; di quella di Camolino, a Sospirolo, e della latteria di Sedico.
«Le sei cooperative, oltre a rappresentare un pezzo importantissimo di storia del nostro territorio -commenta Stefano Deon, sindaco di Sedico e Presidente dell’Unione Montana- rappresentano il fulcro attorno al quale ruotano decine di aziende agricole e dunque di lavoratori. Sono realtà molto diverse tra loro, per dimensioni, metodi di produzione ed organizzazione, ma ad accomunarle c’è la professionalità degli addetti nonché la qualità e la genuinità dei prodotti offerti: parliamo di un paniere di oltre 50 tipi diversi di formaggi, tra cui una DOP (il Montasio DOP di Camolino) e diverse P.A.T. (Produzioni Agroalimentari Tipiche) riconosciute dalla Regione Veneto tra cui i classici formaggi schiz e latteria.”
Una produzione da salvaguardare, che nel 2019 ha registrato eccellenti risultati di produzione e di vendita. I quintali di latte lavorati dalle sei latterie sono stati più di 42.500: 15.650 a Camolino, 10.634 a Lentiai, 7.478 a Sedico, 6.236 a Frontin, 1.652 a Valmorel e 854 a S. Antonio di Tortal.
Purtroppo l’emergenza sanitaria non ha permesso lo svolgimento della tradizionale Latterie aperte in Valbelluna che si tiene la prima domenica di giugno, ma che l’Unione Montana e le latterie confidano di riprendere l’anno prossimo.
«Nel frattempo -conclude Deon- siamo vicini alle latterie con il consueto sostegno, favorito quest’anno anche da un contributo di 12mila euro stanziato a favore dell’Unione Montana dal Consorzio Bim Piave su indicazione dei Comuni della Sinistra Piave che coprirà parte della somma totale destinata alle latterie».