C’è una tempesta che ha distrutto. E c’è chi ha raccolto i cocci della distruzione per costruire arte. Marco Martalar, ad esempio, sta creando vere e proprie sculture con gli schianti di Vaia. Pezzi di corteccia, frammenti di tronchi, bastoni e legno che solo un occhio attento individua come componenti per grandi opere d’arte. Lui ha saputo combinarli, fino a costruire qualcosa di grandioso. Draghi, leoni alati, figure mitiche che senza Vaia non avrebbero mai preso forma. E come Martalar, anche fotografi e altri artisti, che hanno immortalato la distruzione rendendola arte. Artisti che sabato (10 settembre) saranno a Candaten per un pomeriggio culturale.
“Vaia diventa arte” è il titolo parlante dell’iniziativa, pensata per archiviare la tempesta dell’ottobre 2018. A partire dalle 16 nell’area picnic si alterneranno appunto Marco Martalar, scultore del legno e artista del bosco, Manuel Cicchetti (fotografo) e Angelo Miotto (giornalista) che attraverso un reportage hanno descritto la tempesta Vaia, e Francesca Gallo, l’artigiana che canta e racconta la sua bottega dove dal legno nascono le fisarmoniche.
foto: il drago alato di Martalar