Un mese, poco più. Poi si vota. Le urne amministrative chiameranno quasi 20mila bellunesi a esprimersi per il rinnovo di otto consigli comunali. E i movimenti politici sono già in stato più che avanzato, visto che tra due settimane dovranno essere depositate le liste. Di fatto, la tornata elettorale sarà l’ultimo banco di prova prima delle comunali 2022, che in provincia manderanno al voto un blocco consistente di Comuni, tra cui Belluno, Feltre e Cortina. Ecco spiegato perché, anche in municipi piccoli, i partiti stanno cercando “un posto al sole”.
Non è il caso di Alpago, il Comune più grosso al voto il 3 e 4 ottobre, dove non per caso si stanno muovendo diverse correnti. Spaccatura nella maggioranza uscente (con il sindaco Soccal indirizzato verso la pensione e la vicesindaca De Francesch pronta a correre in discontinuità), la Lega con Fratelli d’Italia e Forza Italia manda avanti Alberto Peterle, attuale assessore al bilancio e presidente del Gal Prealpi. Sembra lui – personaggio che bazzica la politica da tantissimi anni – l’uomo da battere, ma attenzione alle altre liste: possibile che gli sfidanti sindaci siano addirittura tre.
In Val di Zoldo, si ricandida il sindaco uscente Camillo De Pellegrin. Stesso discorso ad Alano di Piave, dove Serenella Bogana tenta il terzo mandato. Nessun mandato ter invece a Vigo di Cadore, dove Mauro Da Rin Bettina ha deciso di fermarsi a 10 anni da sindaco. Pronta comunque una squadra dell’attuale maggioranza.
A Lozzo e Voltago si tenta di superare la fase commissariale. Ma anche stavolta sembra che siano pochi a volersi mettere in discussione. Possibile che non ci siano liste all’orizzonte. A Selva invece, dopo Silvia Cestaro diventata consigliere regionale, si vocifera di un vecchio politico di calibro pronto a sfoderare una lista. I nomi grossi sono pochi e sembrano pescare in Valbelluna: si vedrà.
Infine, Sovramonte dove il sindaco uscente Federico Dalla Torre ha già segnato tre mandati e dovrà cedere il passo.
