“Una vita da social”, a lezione contro i pericoli della Rete

“Una vita da social”, a lezione contro i pericoli della Rete

Ha fatto tappa ieri mattina a Belluno, nella centralissima Piazza dei Martiri, la decima edizione di “Una vita da social”, campagna itinerante di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete per i minori organizzata dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell’Istruzione.

Numerose le classi delle scuole secondarie di primo e di secondo grado del Bellunese che si sono alternate nel seguire le lezioni, tra la sala allestita a bordo del camion e il gazebo con gli strumenti e i mezzi della Polizia Stradale. «La situazione del cyberbullismo e di condotte analoghe in provincia è simile a quella di altre province italiane, ovviamente proporzionata al quadro demografico bellunese; ci sono stati degli episodi, il quadro non è preoccupante, ma va comunque tenuto sotto controllo», ha affermato il Questore di Belluno Giuseppe Maggese.

A seguire le lezioni, anche i rappresentanti delle istituzioni: dal Questore all’assessore alla sicurezza del Comune di Belluno Raffaele Addamiano, fino al Prefetto Mariano Savastano. «L’uso della Rete, dei social, degli smartphone ci apre a grandi potenzialità, ma allo stesso tempo si tratta di strumenti che vanno maneggiati con cura perché nella Rete si annidano anche tanti pericoli», ha sottolineato Savastano.

L’appello a non esitare a chiedere aiuto è arrivato anche direttamente dalla Polizia Postale, che ha coordinato gli incontri della mattina: «I ragazzi fanno molte domande perché spesso si rendono conto di saper usare questi nuovi strumenti, ma di non avere la consapevolezza dei rischi. – ha evidenziato Tiziana Pagnozzi, dirigente della Polizia Postale del Veneto – L’appello è quindi quello, in caso di paura o di semplici dubbi, di parlarne con un adulto che sia il genitore, l’insegnante o anche con noi, magari semplicemente al telefono; l’importante è che questi fenomeni vengano alla luce: prima vengono raccontati, meno conseguenze ci sono».

In provincia di Belluno il fenomeno del cyberbullismo sembra sotto controllo, ma ci sono tanti altri pericoli della Rete che non vanno sottovalutati.

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