Ulss 1, cantieri del Pnrr in anticipo sui tempi: «Potenzieremo la medicina di prossimità»

Ulss 1, cantieri del Pnrr in anticipo sui tempi: «Potenzieremo la medicina di prossimità»

Oltre 20 milioni di euro di investimenti, dei quali 4 in tecnologie: sono i numeri del Pnrr applicati alla sanità bellunese. Serviranno per costruire Case di Comunità, ospedali di comunità e le nuove COT, le Centrali operative territoriali, anello di congiunzione tra paziente, territorio e ospedale. E per rinnovare profondamente le dotazioni tecnologiche. Sono le armi che il nuovo commissario dell’Ulss 1 Dolomiti, Giuseppe Dal Ben, avrà presto a disposizione per potenziare la sanità territoriale, quella più vicina alla gente.:

Il commissario ha fatto il punto della situazione sui cantieri. Si parte da una buona notizia: tutte le opere sono già partite, o lo faranno a breve. Verranno così ampiamente rispettati i tempi (già molto stretti) imposti dal Pnrr, che pone la dead line al 30 giugno 2026. L’Ulss 1 ci arriverà in netto anticipo: 

Come detto, buona parte dei soldi serviranno a costruire strutture ex novo. O meglio, a dare nuova vita ad edifici dismessi, con progetti di recupero che seguono i dettami del piano nazionale: 

Entrando nel dettaglio, 16 milioni di euro saranno destinati alla costruzione delle nuove strutture. In particolare, Tredici milioni e 750 mila euro sono destinati alla realizzazione delle Case di Comunità, strutture in cui opererà un team multidisciplinare composto da medici di famiglia, medici specialisti, infermieri di comunità e assistenti sociali. Sono quattro quelle previste in provincia: 5,5 milioni serviranno per quella di Belluno che sorgerà nell’area di san Gervasio,(dove sarà trasferito anche il Centro prelievi, in un’area più ampia e funzionale); 2,5 milioni per la Casa di Agordo; 1,75 milioni per quella di Pieve di Cadore e 4 milioni per quella di Feltre (all’ex Casa Bellati e per la quale i lavori sono già in dirittura di arrivo).

Ecco come sarà la casa di comunità di Belluno

C’è poi la partita degli ospedali di comunità: 50mila euro sono stati investiti per quello di Agordo (dove è stato recentemente anche rinnovato completamente il Pronto soccorso, con un investimento di oltre 2,5 milioni di euro finanziato dal Fondo per i Comuni di confine); 450mila per quello di Auronzo e un milione e mezzo per quello di Feltre, che sorgerà nel padiglione Guarnieri. Per le due Centrali operative territoriali di Belluno e Feltre, invece, l’investimento previsto è di 351.000 euro. 

Ingenti anche gli investimenti in tecnologia. Con i 4 milioni del Pnrr saranno acquistate e installate una risonanza magnetica, una Gamma camera e tre macchinari di radiologia per l’ospedale di Belluno, e della strumentazione radiologica per la struttura ospedaliera di Pieve di Cadore. Senza dimenticare gli altri interventi in cantiere, dall’antisismica agli ospedali di Feltre e Belluno, (67milioni di euro in totale) alla nuova sala ibrida a fianco della piazzola dell’elisoccorso del “San Martino”, alla ristrutturazione in corso dell’ospedale di Lamon, per finire con la piastra endoscopica all’ospedale di Feltre (altri due milioni).

Per quanto riguarda il volo notturno dell’elisoccorso, Dal Ben conferma: «Stiamo valutando come realizzarlo. Ma va detto che l’importante è che il servizio ci sia, da dove parte l’elicottero (Pieve di Cadore o Treviso) è meno importante». In ogni caso, conferma il commissario, «anche quest’estate volerà il secondo elicottero».

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