Tutti pazzi per il burraco: «Così facciamo anche beneficenza»

Tutti pazzi per il burraco: «Così facciamo anche beneficenza»

Da anni, un gruppo amatoriale di giocatori di burraco si ritrova, una volta a settimana, nei locali della Biblioteca civica per trascorrere una serata in compagnia. 

Il burraco è un gioco tradizionale di carte della famiglia della “pinnacola” che nasce nel 1940 in Uruguay e viene importato in Italia nella prima metà degli anni Ottanta. Per poter giocare si utilizzano due mazzi di carte francesi e si gioca prevalentemente in due o quattro. L’etimologia del nome proviene dal portoghese e significa “setaccio”: il significato si ricollega infatti all’azione di filtro che si fa trattenendo le carte utili ad aprire i giochi e scartando quelle che non servono. 

In Italia sono circa 3 milioni gli appassionati. E numerosi pure in provincia di Belluno. Nel corso del tempo, le regole del gioco continuano a essere soggette a cambiamenti in rapporto alla crescita di professionalità dei giocatori. Sempre più si va diffondendo la mentalità e l’esigenza di riconoscere a questo gioco una connotazione sportiva, tanto da organizzare veri e propri tornei. 

Non a caso, lo scorso weekend, i locali della Casa Rossa di Ponte nelle Alpi hanno ospitato un torneo provinciale con la presenza di cinquanta partecipanti: il ricavato della manifestazione è stato donato in beneficenza alla Caritas per il banco alimentare. 

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