«Treno delle Dolomiti in stallo, ma le opere faraoniche sono altre»

«Treno delle Dolomiti in stallo, ma le opere faraoniche sono altre»

«L’assessora Elisa De Berti? Le sue giustificazioni legate allo stallo sul progetto del Treno delle Dolomiti generano più di qualche dubbio. Sì, perché sarebbe stato opportuno che la medesima volontà di approfondimento sui costi e le ricadute ambientali ed economiche, pretesa dall’assessora sul progetto, fosse esercitato per le vere “opere da salasso” che la sua giunta invece promuove». Ad affermarlo è la consigliera regionale Cristina Guarda (Europa Verde): «Basti pensare alla pista da bob a Cortina, i cui costi, come è ormai noto, hanno fatto registrare un frequente e costante rialzo in pochissimi mesi, passando dai previsti 56 milioni di euro alla cifra attuale di 100, 120 milioni, cui va aggiunto il carico di almeno 1 milione di costi di gestione all’anno. Anche qui, come sostenuto più volte da Europa Verde, in Regione così come in Parlamento, l’alternativa c’era, ed era utilizzare la pista di Innsbruck, affittandola, senza pagare i costi milionari di ammodernamento». 

E conclude: «Volendo sintetizzare, per la giunta regionale del Veneto la logica di governo è “spendiamo milioni per ciò che ci piace, ma siamo cauti per ciò che è utile”. Un “buon governo” che sembra più retto dal principio del piacere, che dalla razionalità economica, ambientale e amministrativa». 

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