Trasporto pubblico locale: ripristini parziali, ma Danta resta senza bus

Trasporto pubblico locale: ripristini parziali, ma Danta resta senza bus

Con l’entrata in vigore del nuovo orario estivo del trasporto pubblico locale gestito da Dolomiti Bus, prevista per il 9 giugno, l’associazione Giovani&Futuro esprime soddisfazione per alcuni miglioramenti, ma lancia anche un forte allarme sulle persistenti criticità che penalizzano i territori montani.

«La buona notizia – afferma Luca Frescura, presidente nazionale di Giovani&Futuro – è che sono state finalmente ripristinate tutte le corse della linea Santo Stefano – San Candido, attive sette giorni su sette. È una vittoria per il territorio, frutto di una richiesta che abbiamo portato avanti con determinazione. Tuttavia, ci chiediamo perché non sia stato possibile intervenire prima, garantendo il collegamento anche nei mesi finali della stagione invernale». Frescura guarda già all’autunno: «Chiediamo che queste corse rimangano attive anche con il ritorno dell’orario invernale, previsto per il 10 settembre, in concomitanza con la ripresa delle scuole».

Ma non mancano le ombre. Thomas Menia Corbanese, vicepresidente nazionale dell’associazione e sindaco di Danta di Cadore, denuncia: «Il nostro paese è completamente isolato tra le 7:35 e le 12:25. Nel pomeriggio, solo due corse collegano Danta agli altri paesi del Comelico: una alle 13.35 e l’altra alle 18.55. È una situazione inaccettabile, che penalizza fortemente non solo i residenti, ma anche il turismo. È necessario avere rispetto per tutti i territori e tutti gli utenti, anche per i cittadini di Danta che pagano dei titoli di viaggio particolarmente onerosi a causa della distanza chilometrica maggiore rispetto ad altri Comuni».

Frescura punta il dito contro la Provincia: “Isolare intere aree durante l’estate significa creare un danno sociale ed economico. Il problema del TPL è ormai strutturale e la Provincia, che dovrebbe tutelare la collettività, non prende decisioni lungimiranti. Abbiamo inviato una lettera dettagliata sul rispetto del Contratto di Servizio da parte di Dolomiti Bus il 5 maggio, ma non abbiamo ancora ricevuto risposta».

Un’ulteriore fonte di preoccupazione riguarda il periodo dal 4 al 23 agosto, durante il quale Dolomiti Bus ha indicato che molte coincidenze non saranno garantite. «È un segnale gravissimo – concludono Frescura e Menia Corbanese – soprattutto in un periodo di massima affluenza turistica. Se davvero si vuole puntare sul turismo, bisogna garantire i collegamenti. Altrimenti, la promozione turistica rischia di restare solo retorica».

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