La notizia arrivata da Ulss e Regione Veneto sta scatenando un putiferio. Il fatto: da quest’anno non ci sarà più il servizio di pulmino per i ragazzi con disabilità diretti a scuola. La Regione Veneto ha preferito toglierlo e rimborsare le spese di trasporto casa-scuola direttamente alle famiglie. Ecco perché l’Ulss non bandirà più l’appalto per affidare il servizio alle imprese di trasporto.
Azione, reazione. Perché la notizia ha già sollevato un mare di polemiche. Soprattutto in montagna, dove il Comitato per la sanità ha visto nell’ennesimo taglio una minaccia concreta ai servizi socio-assistenziali delle “terre alte2.
«La Ulss, su indicazione della Regione, toglie il pulmino ai ragazzi con disabilità, per accedere alle scuole: rimborserà ai genitori la spesa sostenuta – premettono i Comitati, per voce della ex sindaca di Pieve di Cadore, Maria Antonia Ciotti -. Non ci sono davvero parole sufficienti per manifestare l’indignazione. Sembra che la politica sanitaria vada contro i più fragili, i più deboli. Lo abbiamo visto con il trattamento riservato agli ospedali periferici, con le famiglie con persone in difficoltà psichiatrica. Ora lo vediamo di nuovo nelle famiglie con ragazzi con disabilità. Fino a quando potrà continuare questa storia?».
foto di repertorio dei Comitati per la sanità di montagna