Cade dalla parete di roccia: niente da fare per un 20enne di nazionalità austriaca. Sotto shock i familiari che erano con lui.
La tragedia è successa ieri (20 giugno) sulle Tre Cime di Lavaredo. L’allarme è scattato verso le 17.30, quando la Centrale del 118 ha iniziato a ricevere le segnalazioni di alcune persone che, dalla base delle Tre Cime, sentivano delle grida di aiuto provenire dall’alto. È bastato qualche minuto per capire che era accaduto qualcosa di molto grave. Poco dopo infatti, tramite il 112 è arrivata direttamente la chiamata per una persona volata dalla normale alla Cima Grande, lanciato dai due compagni di cordata fermi in sosta. Si trattava del padre e della madre della giovane vittima.
La famiglia stava scendendo dalla cima, quando il ragazzo (21 anni tra pochi mesi) è caduto per una cinquantina di metri, rimanendo vincolato a una delle due corde di calata. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore immediatamente decollato per una ricognizione ha sbarcato il tecnico di elisoccorso vicino ai due genitori, che si trovavano a circa 2.600 metri di quota. Mentre il soccorritore si calava dal ragazzo austriaco, l’eliambulanza è volata a imbarcare un altro tecnico. Una volta raggiunto, il tecnico di elisoccorso non ha potuto fare altro che comunicare che il ragazzo non manifestava segni vitali. L’elicottero con il secondo soccorritore ha imbarcato i genitori sotto shock e li ha trasportati a valle, per poi riportare il tecnico in parete in supporto al recupero del ragazzo senza vita, una volta ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione. La salma è stata trasportata al Rifugio Auronzo e affidata alla Guardia di finanza.