Ogni maledetta domenica. Al Pacino e Cameron Diaz non c’entrano. Non è un film: è la viabilità bellunese. La vecchia viabilità bellunese. Quella che va in tilt nelle domeniche di sci. E poi anche nei weekend estivi. A ferragosto. A Natale. A Pasquetta… La viabilità che dovrebbe essere cambiata in vista di Mondiali di Sci e Olimpiadi, ma che al momento rimane tale e quale. Con buona pace dei turisti che devono farsi ore in auto, incolonnati. E con buona pace anche dei residenti, che si vedono bloccati nei paesi attraversati dal grande scorrimento.
È successo anche oggi. Le direttrici sono sempre le stesse: autostrada-Cadore da una parte, Valbelluna-Agordino dall’altra. E non c’è partenza intelligente che tenga. Perché le strade sono quelle e la mole di traffico pure.
Le prime code in Agordino si sono formate a metà pomeriggio, all’imbuto di Cencenighe. Chi scende da Falcade si incolonna all’incrocio con la Regionale 203, dopo la galleria delle Anime. Oggi la colonna è arrivata fino a Mas di Vallada. E più giù il traffico si è intensificato nella rotatoria dopo la tangenziale, all’altezza di Ponte Alto.
Sul versante cadorino, è sempre la stessa storia. Oggi l’Alemagna si è riempita subito dopo pranzo, con traffico a rilento tra Pian di Vedoia e Longarone, e code tra Termine e Castellavazzo.