Oggi, 2 febbraio, si festeggia il giorno della Canderola: la presentazione di Gesù al tempio, a quaranta giorni dalla nascita.
Nella tradizione pagana, invece, segue i giorni della merla. I più freddi dell’anno.
È la festa della luce: piano, piano la terra inizia a svegliarsi, anche se è ancora inverno.
Le giornate si allungano, il freddo volge al termine. E si comincia a ripulire gli alberi dai rami secchi, prima della fioritura.
Sono molti i proverbi legati a questo giorno: secondo alcuni, basandosi sul clima della giornata, si può ipotizzare come sarà la seconda parte dell’inverno.
Si tratta per lo più proverbi di origine contadina. Il più conosciuto dalle nostre parti?
Eccolo qui: «Madonna della candelora, dell’inverno semo fora, ma se piove o tira vento dell’inverno semo dentro!».
Questo nella nostra provincia, ma in altre regioni sarà uguale?
A Trieste ci si basa sulla bora: «Se vien con il sol e la bora, dell’inverno siamo fora…».
Per i bolognesi, più o meno lo stesso: «Se c’è il sole alla Candelora, d’inverno ne avremo ancora per un mesetto…».
Andando a Foggia potremmo sentire questo detto: «Se p’a Cannelore ne chove’u virne se ne more… Se alla Canderola non piove, l’inverno muore!».
Credenze e proverbi? Vanno mantenuti, ma con il tempo pazzerello, è meglio dare un’occhiata anche alle previsioni.
Buona Candelora!