Tomaso Da Rin Betta, mostra e volume a cento anni dalla morte

Tomaso Da Rin Betta, mostra e volume a cento anni dalla morte

Cento anni fa a Venezia moriva uno dei più sinceri e attenti celebratori della gente di montagna e del territorio cadorino, attraverso i suoi ritratti a tema religioso: Tomaso Da Rin Betta. Per celebrare il suo talento e le sue opere, riscoperte dalla critica solo dopo la metà degli anni ottanta,  Magnifica Comunità di Cadore e il Comune di Vigo di Cadore promuovono la mostra “Tomaso Da Rin Betta (1838 – 1922), pittura ritrattistica e religiosa”, che si svilupperà in due sedi, a Vigo di Cadore (Scuole elementari) da sabato 16 luglio a domenica 21 agosto 2022 e a Pieve di Cadore (Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore) da domenica 17 luglio a domenica 28 agosto 2022.

La mostra (presentata ieri mattina a Palazzo Piloni) sarà affiancata dal volume omonimo, a cura di Letizia Lonzi, Giorgio Reolon e Flavio Vizzutti (Antiga Edizioni, 2022)

«La mostra e il volume dedicati a Tomaso Da Rin Betta – spiega Emanuele D’Andrea, vicepresidente della Magnifica Comunità di Cadore – rappresentano uno degli esempi tangibili del nostro impegno per la promozione e la conoscenza del patrimonio culturale locale e di persone che hanno dato lustro al territorio».

Inizialmente conosciuto per le numerose pale d’altare che aveva realizzato, esposte nelle chiese del Cadore e dell’Agordino, nel 1964, grazie alla mostra antologica a lui dedicata a Vigo di Cadore nella quale erano esposti anche 39 ritratti (in gran parte di proprietà privata) venne alla luce la ricca produzione ritrattistica di Tomaso Da Rin Betta, fino ad allora celata nelle dimore locali e protetta da gelosa riservatezza.

«Il Comune di Vigo di Cadore – sottolinea Silvia Calligaro, sindaco del Comune di Vigo di Cadore – non ha certo mancato di onorare il suo illustre cittadino: una via del paese a lui intitolata, una lapide posta nel 1925 da cittadini e amici a perenne memoria dell’insigne pittore ed alcune opere presenti nelle chiese del paese e presso la Biblioteca Storica Cadorina, ne ricordano l’importanza, Questa nuova e significativa iniziativa a 58 anni dal precedente evento riporta in auge questo importante artista»».

«L’accurata ricognizione sull’arte di Da Rin – aggiunge Matteo Da Deppo, direttore del Musei della Magnifica Comunità di Cadore – coordinata da Letizia Lonzi con la collaborazione di Giorgio Reolon, Flavio Vizzuti e Vanni Tiozzo, l’esame delle tematiche trasversali legate alla vita del pittore realizzate da Emanuele D’Andrea fanno riscoprire un pittore di grande importanza, di fama internazionale ma strettamente legato al Cadore».

(In foto un autoritratto dell’artista cadorino)

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