Oltre 2,5 milioni di euro per il primo passo per quella che vuole diventare – nelle parole del presidente del Fondo dei Comuni Confinanti Dario Bond – la “Coverciano delle Dolomiti”: ospite d’eccezione per il taglio del nastro dei campi da calcio in sintetico a Sedico, il presidente del Coni Giovanni Malagò.
Una giornata di festa, quella di ieri, per l’intera comunità di Sedico e per la SSD Dolomiti Bellunesi, che tra prima squadra, giovanili e settore femminile su questi terreni gioca e si allena.
A battezzare le nuove strutture, il presidente del Coni Giovanni Malagò, che nel corso del sopralluogo sui campi ha rivolto diverse domande alla dirigenza della Dolomiti Bellunesi e al sindaco Stefano Deon sull’utilizzo dei campi, sulle strutture che li circondano, sulle attività sportive del territorio e molto altro.
Un progetto importante per Sedico.
Un ruolo fondamentale nel progetto – che presto toccherà anche altre realtà bellunesi con la realizzazione di campi in sintetico: Agordo, Calalzo di Cadore, Lentiai, Mugnai di Feltre e Rasai di Seren del Grappa – ha avuto il Fondo dei Comuni Confinanti, co-finanziatore con 500mila euro; è lo stesso presidente Dario Bond a spingere sulla prosecuzione del progetto, pronto a diventare la “Coverciano delle Dolomiti”.
Durante la cerimonia di inaugurazione, il presidente Malagò ha potuto assistere alla proiezione di un video che, se da un lato mostrava i lavori svolti negli anni al campo sportivo di Sedico, dall’altro lanciava il “secondo tempo” dell’iniziativa, quella che dovrebbe portare (con un investimento di altri 8-9 milioni di euro) alla nascita della Coverciano delle Dolomiti o – più prosaicamente – della cittadella dello sport.
