Stop al disordine. La Valbelluna vara la tabellazione unificata dei sentieri

Stop al disordine. La Valbelluna vara la tabellazione unificata dei sentieri

E’ uno dei maggiori incubi per chi si avventura in escursione sulle Prealpi. Decine di tabelle differenti, sentieri segnalati in maniera diversa ad ogni curva. Un incubo che rischia di far perdere letteralmente la bussola. Con buona pace della promozione del territorio.

Ora, finalmente, tutto questo sarà un ricordo. I Comuni di Belluno, Limana, Borgo Valbelluna, Ponte nelle Alpi, Sospirolo e Sedico (sotto l’egida delle Unioni montane Valbelluna e Belluno – Ponte) hanno unito forze ed energie e hanno dato vita al “Catasto dei sentieri prealpini”. Una vera banca dati degli itinerari, frutto di un certosino lavoro durato 5 anni, organizzato in uno standard univoco e riconoscibile che permette di censire, numerare e tabellare (sia con la segnaletica orizzontale – il segnavia semplice, che verticale – la tabella segnavia) i numerosi sentieri della dorsale prealpina, non di competenza del Cai.

Il progetto è stato presentato ieri a Palazzo Piloni. «E’ stato un lavoro complesso, condiviso tra i comuni, le Unioni montane e anche la Regione Veneto – spiega Simone Deola, assessore al turismo di borgo Valbelluna e consigliere provinciale – che ha l’obiettivo di mappare tutta la rete sentieristica della Valbelluna, sempre più attrattiva per un numero crescente di persone».

L’iniziativa, ricorda Alex Segat, assessore a Limana e consigliere con delega al turismo in Unione montana Valbelluna – parte da lontano. «E fin da subito il modello a cui fare riferimento ci è sembrato quello del Cai, con la segnaletica bianca e rossa, riconoscibile ovunque. Ci abbiamo parlato assieme e alla fine le sezioni bellunesi del club alpino hanno dato l’ok, e di questo dobbiamo ringraziarli».

Grazie al coordinamento delle due Unioni montane e al lavoro dei singoli Comuni, sono già stati censiti e verranno presto tabellati 370 km di sentieri, dal Nevegal fino alle estreme propaggini di Borgo Valbelluna e poi, in Destra Piave, i sentieri di Sospirolo. E presto si uniranno anche i Comuni di Sedico e Ponte nelle Alpi.

La tabellazione è in corso d’opera. Già completata quella sul Nevegal, negli altri territorio si sta procedendo, grazie al prezioso supporto di decine di volontari: dalla protezione civile agli alpini, passando per le riserve di caccia, ma anche associazioni di appassionati e le Pro loco. Realizzato anche il manuale operativo, con le linee guida e l’individuazione, per ogni Comune, di un range di numeri (dal 2000 al 2599, circa un centinaio per ogni territorio) frutto della condivisione con le sezioni del Cai. In arrivo anche una cartina Tabacco con tutti gli itinerari.

Sentieri che sarà possibile percorrere solo a piedi o, dove le dimensioni lo consentiranno, anche in bicicletta. Proibito il transito con mezzi motorizzati, salvo specifiche autorizzazioni, perché stiamo parlando di itinerari che insistono su aree a rischio idrogeologico e perciò assimilati alle strade silvo – pastorali. «Purtroppo è in crescita il numero di motociclisti che passano e danneggiano percorsi già sistemati – avverte Deola -. Si tratta di casi singoli o piccoli gruppetti, non intendiamo criminalizzare un’intera categoria. Ma spesso vanificano il lavoro fatto dagli altri».

Ogni Comune ha investito nel progetto tra i 5 e 35 mila euro. «Come Borgo abbiamo inserito circa 30 itinerari, con 750 tabelle segnavia e 500 pali sostegno», ha sottolineato Deola il quale, ricordando il grande sforzo e impegno dei volontari, ha lanciato un appello: «Purtroppo stiamo riscontrando un fenomeno poco piacevole, ossia motociclisti che vanno a danneggiare sentieri già sistemati. Spesso si tratta di mezzi senza targa. Ricordiamo che i tracciati dove c’è rischio idrogeologico sono assimilabili ai percorsi silvo-pastorali e la legge vieta i passaggi di mezzi motorizzati. Non intendiamo criminalizzare una categoria. Si tratta di singoli casi, per fortuna, ma rischiano di rovinare il lavoro fatto da tante persone».

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