Sportful Dolomiti Race: 3.500 ciclisti (e 35 Nazioni) al via

Sportful Dolomiti Race: 3.500 ciclisti (e 35 Nazioni) al via

Una giornata torrida ha messo a dura prova i 3500 ciclisti che hanno partecipato alla ventisettesima Sportful Dolomiti Race di Feltre. Ma lo spettacolo delle Dolomiti ha affascinato ancora una volta i ciclisti arrivati da tutto il mondo (35 nazioni e 4 continenti). Fra questi, alcuni campioni come Paolo Bettini e Alessandra Cappellotto reduce dal premio di Amnesty International per il suo impegno a favore delle cicliste che arrivano da zone di guerra. È partito ma ha tagliato il traguardo a piedi Manfred Moellg che ha bucato a 5 km dall’arrivo e ha dovuto spingere la bici non sui pedali. 

«Sono arrivato a Feltre – racconta Bettini – e me la sono goduta. La prima salita ho provato a tenere i gruppi migliori ma poi non potevo fermarmi al primo ristoro e da lì ho iniziato la mia vera Sportful Dolomiti Race e ho trovato il calore della gente che tanto ci mancava causa covid, poi l’arrivo qui è sempre bellissimo. Appuntamento a giugno 2023». 

Il tracciato, dopo Cima Campo, prevedeva la val Malene in Tesino e poi in zona Lamon il micidiale muro di Ronche-Rugna con le punte al 22 per cento: un inferno per i ciclisti accolti però dalle spinte benevoli dei Draghi di rugby. Il gran caldo ha costretto al ritiro circa 150 persone, altre 200 non si sono presentate alla partenza.

Alla fine il podio della Sportful Dolomiti Race vede Manuel Senni di Cesenatico (Gruppo ciclistico Borello) sul gradino più alto (6h20’42” alla media di 32km/h). A seguire, Loic Ruffaut (svizzero, reduce dalla vittoria alla 9 Colli di Cesenatico) e Stefano Bonanomi (di Castello di Brianza). Tra le donne, successo di Annalisa Prato (Team Montecorpo di Cuneo) in 7h12’07”, davanti a Laura Simenc (Team De Rosa) e Christina Rausch di Amburgo). Nel medio fondo uomini, invece, trionfano il veronese Riccardo Zanrossi e la cuneese Samantha Arnaudo di Cuneo. 

Soddisfatto il presidente del comitato organizzatore, Ivan Piol: «I ciclisti erano contenti perché il percorso era segnalato e presidiato bene. Abbiamo un piccolo esercito di circa 1.300 volontari distribuiti in tutti i settori. Siamo molto contenti, l’arrivo in largo Castaldi è piaciuto: per noi il  bilancio è positivo, abbiamo avuto bei numeri anche se siamo appena usciti dal covid. La tendenza nazionale è di un calo di partecipazione del 30, 40%, mentre la Granfondo di Feltre si è assestata intorno al 22: non è male. Tutto questo è il risultato degli effetti del covid sugli atleti che non riescono a fare i certificati medici, perché non c’è posto negli ambulatori. E si sono disaffezionati alle gare. Il 2023 sarà l’anno delle conferme: si capirà dove andrà il mondo delle Granfondo». 

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