Sole e aria buona: forse il Covid è la svolta per il turismo in Nevegal

Sole e aria buona: forse il Covid è la svolta per il turismo in Nevegal

Se qualcuno voleva distruggere il Nevegal, non ha fatto i conti con il Covid-19.

In un’estate che sarà condizionata inevitabilmente dal coronavirus, dal distanziamento sociale e dalle misure restrittive della “fase 2”, il turismo potrà essere solo locale, regionale (o poco più), “di prossimità”. E in un contesto simile, il Colle dei bellunesi può recitare un ruolo da protagonista. 

La prova si è avuta ieri: sole splendente, temperatura gradevolissima, e prima vera domenica di “liberi tutti“. Risultato: parcheggi pieni e sentieri presi da assalto. Dai bellunesi, certo. Ma anche dagli escursionisti della pianura. Da quelli cioè che durante la prossima estate potrebbero eleggere il Colle a località di villeggiatura.

Le seconde case abbondano. L’accessibilità è comprovata: mezzora da Vittorio Veneto, qualche minuto in più da Treviso. Se il Nevegal riuscirà a trovare la quadra e qualche mese di bel tempo, potrebbe davvero riacquistare quell’appeal che sembrava perso negli ultimi anni. Certo, c’è da lavorare sul settore neve e inverno. Ma per quello, ci pensa Palazzo Rosso: adesso gli impianti sono tornati al Comune.

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