Settant’anni di formazione nell’ambito della formazione. Un traguardo non banale, che il centro Formazione e Sicurezza di Belluno ha festeggiato ieri, in una giornata dedicata agli studenti (un centinaio circa) che frequentano attualmente l’istituto, ma anche ad alcuni degli ex allievi passati dalle aule e i laboratori della Scuola edile di Sedico.
La giornata è stata l’occasione di presentare l’offerta formativa della scuola, che oggi si compone di tre indirizzi di studio (edile, elettrico e termoidraulico) sviluppati su percorsi di 3, 4 o 5 anni. E da quest’anno gli studenti potranno contare su due nuovi laboratori, relativi ai corsi ad indirizzo elettrico e termoidraulico, realizzati con 150mila euro messi a disposizione dalla Cassa Edile.
Nella giornata di ieri sono stati anche sottoscritti due importanti accordi. Il primo, siglato dal presidente del Cfs di Belluno, Massimo Riva con il comando carabinieri per la Tutela del lavoro del Veneto riguarda una convenzione per la sicurezza nei luoghi di lavoro in ambito edilizio.
«Lo standard di sicurezza nei nostri cantieri è mediamente buono – sottolinea Riva – e in costante miglioramento. Ma su un tema così importante non dobbiamo mai abbassare la guardia, come dimostrano anche i recenti e drammatici fatti di cronaca. La tutela dei lavoratori deve essere sempre al primo posto delle priorità».
Un tema, quello della sicurezza sui cantieri, ancor più importante da qui ai prossimi anni, con le migliaia di cantieri olimpici pronti a partire, nei quali saranno impegnate ditte da tutta Italia e non solo. «A questo proposito la convenzione firmata con le forze dell’ordine – continua Riva – contribuirà a rendere ancora più adeguati i nostri luoghi di lavoro, fornendo allo stesso tempo contenuti rilevanti alla formazione specifica dei militari impegnati nelle costanti attività di controllo e prevenzione».
Di tenore diverso, ma altrettanto importante l’altro accordo sottoscritto, che riguarda la fruizione del convitto gestito dal Cts all’interno della sede dell’associazione Conz di Sedico, con l’ausilio della cooperativa Portaperta, da parte dei giovani atleti delle Dolomiti bellunesi. «Siamo orgogliosi di questa iniziativa – conclude Riva – perché si inserisce nel percorsi di apertura della nostra scuola al territorio. Creare nuove occasioni di incontro e relazione tra i giovani non può che arricchire le esperienze di entrambe le realtà».
Sulla stessa linea Paolo De Cian, presidente del sodalizio sportivo: «È un accordo importantissimo. Al di là della prima squadra, il nostro progetto è ad ampio respiro e punta allo sviluppo del settore giovanile: attualmente il vivaio è arricchito da circa 400 ragazzi che vanno dai 5 ai 18 anni. E, in più si sta ampliando il settore femminile, grazie all’allestimento di tre selezioni (Under 13, 15 e 19, oltre alla prima squadra). Il totale porta a più di 500 persone, ognuna delle quali gravita attorno alla società. A conferma dell’importante valore sociale, e non solo sportivo, del percorso che stiamo portando avanti. Questo accordo è il primo passo per far sì che il polo scolastico diventi una sorta di college all’americana, destinato a ricevere studenti desiderosi di cimentarsi anche con il calcio».