Il presidio permanente davanti alla fabbrica ha aperto ieri. Nei prossimi giorni è in programma uno sciopero. Poi ci sarà un passaggio a Cortina, in occasione dell’arrivo del Giro d’Italia. Tutto pur di avere una risposta. I lavoratori di Ideal Standard non abbassano l’attenzione: tutt’altro. E sono pronti ad alzare ulteriormente la voce se non saranno dipanate le nubi nere che avvolgono il futuro dello stabilimento trichianese e, di conseguenza, il loro posto di lavoro.
Intanto hanno attivato il presidio e in settimana incroceranno le braccia. Lunedì manifesteranno anche al Giro d’Italia. E poi coinvolgeranno i bambini e i ragazzi delle scuole, con il progetto “Salviamo il lavoro di tante mamme e papà”. Un concorso di disegni ed elaborati in cui i più piccoli potranno rappresentare graficamente la situazione difficile delle famiglie di Borgo di Valbelluna, braccate dall’incertezza occupazionale. La domanda resta sempre la stessa, così come gli interlocutori, azienda e ministero dello Sviluppo economico: Ideal ha intenzione di rimanere a produrre a Trichiana o se ne andrà all’estero? Senza un piano industriale, è difficile rispondere. Ed è proprio il piano che chiedono i lavoratori.