Era nell’aria. Ed è puntualmente arrivata: nuova stretta sul Veneto e, di riflesso, sulla provincia di Belluno.
Da lunedì 15, l’intera regione sarà in area rossa: se non è un lockdown, poco ci manca.
Perché è vietato qualsiasi tipo di spostamento: di fatto, ci si potrà muovere da casa soltanto per motivi di lavoro, salute o emergenza.
Abbassano le serrande i centri commerciali e i negozi, con l’eccezione degli alimentari e di quelli di prima necessità (edicole, tabaccai, farmacie o parafarmacie). E lo stesso vale per parrucchieri, barbieri e centri estetici. Bar e ristoranti, gelaterie e pasticcerie possono lavorare solo da asporto (e fino alle 22, mentre per gli esercizi senza cucina l’orario è anticipato alle 18). Chiudono pure le scuole e l’attività sportiva (per chi non è agonista) è consentita in forma individuale e in prossimità dell’abitazione. Insomma, sembra di essere tornati indietro di un anno esatto.
Il Governo blinderà anche il periodo di Pasqua. Tutto il Paese passerà in zona rossa sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 aprile. «Per le festività pasquali, le misure previste per la zona rossa si applicheranno sull’intero territorio nazionale – viene spiegato in una nota ufficiale -; sarà comunque possibile spostarsi all’interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, due persone al massimo».