Chiamatela autostrada. O superstrada. Purché si faccia. Confindustria torna sul tema. L’ultima riunione del Tavolo infrastrutture l’ha ribadito forte e chiaro. È questo l’obiettivo principe. Il suo corredo invece ècontrastare l’isolamento cronico del Bellunese con nuove infrastrutture materiali e immateriali, anche energetiche, accelerando su una mobilità intervalliva più efficiente.
Il Tavolo quindi è tornato a riunirsi. Sindacati e categorie economiche hanno nominato come nuovo coordinatore Vittorio Zollet, amministratore delegato di Zollet Ingegneria. Suo vice è Mauro Bez, attuale presidente della Sezione Ambiente, Territorio ed Energia di Confindustria Belluno Dolomiti.
«Oggi più che mai serve fare fronte comune e dire che le categorie economiche e i sindacati bellunesi sono allineati nel chiedere di uscire, una volta per tutte, dal gap infrastrutturale che attanaglia il territorio», affermano i componenti del Tavolo guidati da Zollet. «Rispetto al passato, ci sono opportunità concrete di finanziamento, dai fondi straordinari per le Olimpiadi alle progettazioni del Pnrr, piano che deve vederci protagonisti come territorio. Per frenare lo spopolamento e rendere più competitive le nostre aziende, l’unica strada da percorrere è quella di nuove infrastrutture sostenibili, siano esse viarie, tecnologiche o energetiche».
Oltre a migliorare e rendere più sicura la mobilità tra le valli, dallo Zoldano al Feltrino, è stata confermata proprio la necessità dello sbocco a nord per collegare il Bellunese direttamente con il cuore dell’Europa: «Questo è il momento di superare ogni approccio ideologico, utilizzando le migliori tecnologie in campo. Governo, Regione, enti locali devono remare nella stessa nostra direzione. Se questo territorio non migliora i collegamenti interni e quelli con l’esterno, nella direttrice Nord-Sud, rischia di autocondannarsi a una lenta agonia, peraltro già in corso come evidenziano tutti gli indicatori demografici. Questo invece è il momento dell’orgoglio e della ripartenza al di là di ogni retorica».
Spazio anche alla questione Comelico. Nell’immediato, i componenti del Tavolo chiedono ad Anas e a tutti i livelli istituzionali di scongiurare la chiusura della galleria, per non isolare un intero comprensorio senza una valida alternativa.