«Togliere i servizi significa far morire la montagna, se lo Stato abbandona i territori per quale motivo le persone, invece, dovrebbero rimanerci?». Sono parole del senatore bellunese della Lega Paolo Saviane, dopo l’incontro avuto con il prefetto. Saviane ha accompagnato a Palazzo dei Rettori la delegazione di Gosaldo, formata dal sindaco Stefano Da Zanche, dalla vice sindaca Florinda Cialdella e dall’assessore ai Lavori pubblici Gian Vittorio Marcon. Sul piatto c’era la richiesta accorata di non chiusura della caserma dei carabinieri di Gosaldo, di cui si parla da settimane.
La caserma ospita un comandante e tre carabinieri e, se dovesse davvero chiudere, l’unico presidio sul territorio resterebbe quello della polizia locale. A questo proposito, la popolazione ha organizzato una raccolta firme cartacea e online: quasi mille le sottoscrizioni, a fronte di un paesino con circa 520 persone.
«Avevo già chiesto al sottosegretario Molteni di interessarsi della questione – spiega Saviane -, credo che quella per il mantenimento dei servizi nei nostri territorio debba essere una battaglia di tutto il Bellunese, unito. Oggi tocca alla caserma di Gosaldo, domani a un altro servizio di un altro comune. Questo per dire che il tema riguarda tutti il e non possiamo che affrontarlo uniti: politica, istituzioni e cittadini”. Il prefetto, già contattato da Nicola Molteni, non ha fatto promesse risolutive, ma ha assicurato di tenere alta l’attenzione sulla caserma.