Salubri, sicure e senza assembramenti: Provincia e Dmo scommettono sulle Dolomiti

Salubri, sicure e senza assembramenti: Provincia e Dmo scommettono sulle Dolomiti

Il coronavirus alleato del turismo sulle Dolomiti? Pare un controsenso, ora che tutto è fermo e non si sa quando ripartirà. Eppure c’è chi è convinto che dall’emergenza si possano ottenere dei vantaggi. Perché la montagna è salubre, sicura e non si presta ad assembramenti. Lo ha ribadito nei giorni scorsi anche Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e teorico del distanziamento sociale, che «in montagna il rischio di contrarre il virus è piuttosto basso, mentre se si va in contesti affollati è diverso». E allora perché non scommettere sulle Dolomiti, anche con progetti mirati di valorizzazione e di promozione? È quanto emerso dal direttivo della Dmo Dolomiti di ieri, convocato dalla Provincia ed allargato anche alla parte tecnica, alla Camera di Commercio e al presidente del Fondo Comuni di confine Roger De Menech (il Fondo infatti finanzia il piano di marketing territoriale). Alla riunione, in videoconferenza, ha preso parte anche il nuovo consigliere provinciale con delega al turismo, Danilo De Toni.

«La montagna bellunese è pronta a ripartire, dopo la chiusura anticipata di una stagione invernale come non si vedeva da anni – afferma il presidente della Provincia, Roberto Padrin – ed è ancora forte l’amarezza per aver dovuto rinunciare alle finali di Coppa del Mondo di Cortina. Proprio per questo, la Provincia e la Dmo lavoreranno insieme, in collaborazione ai consorzi turistici delle diverse vallate bellunesi per non perdere la prossima stagione estiva. Anzi, per portare avanti una campagna promozionale che faccia leva sulla montagna sicura. Abbiamo davanti anche la grande occasione dei Mondiali di sci 2021: l’appuntamento di Cortina sarà il primo vero appuntamento sportivo internazionale dopo il Covid, se il Tour de France non dovesse essere recuperato nel mese di settembre».

La promozione del contesto dolomitico come ambiente salubre e dove è possibile mantenere il distanziamento tra le persone non sarà però l’unico asso da giocare. «Dobbiamo fare leva sulla nostra “grande bellezza” – aggiunge Giuliano Vantaggi, direttore della Dmo Dolomiti -. Abbiamo le montagne più belle del mondo, paesaggi, arte, cultura e gastronomia strepitosi. In previsione di un turismo prevalentemente nazionale, possiamo puntare sull’offerta sportiva, sul benessere, su molte altre qualità che il nostro territorio possiede».

Sulla partita del rilancio turistico ci sarà anche un impegno ancora più deciso del Fondo Comuni di confine, e verrà dato il supporto necessario agli operatori del territorio affinché sappiano come muoversi nei confronti della clientela che chiede informazioni. Intanto, Provincia e Dmo sono alla finestra per capire le nuove date di grandi eventi sportivi che solitamente sono promozionali per il turismo, come il Giro d’Italia. A seconda del decorso dell’emergenza, i mesi autunnali potrebbero essere utili per recuperare almeno alcuni delle manifestazioni annullate.

La Dmo si aggiornerà con una nuova riunione del direttivo, il 30 aprile. In quella data sarà declinato in maniera concreta il piano di promozione: lo sta mettendo a punto l’amministratore delegato Alessandra Magagnin.

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