Rocca Pietore: al via i lavori per la sicurezza idraulica di Sottoguda

Rocca Pietore: al via i lavori per la sicurezza idraulica di Sottoguda

Proseguono a Rocca Pietore i lavori di consolidamento dell’alveo del rio Val Bona, a monte della celebre cascata, grazie a un importante intervento finanziato dalla Regione Veneto. L’assessore Gianpaolo Bottacin ha effettuato un sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento delle opere, affidate ai Servizi forestali regionali. «Abbiamo stanziato 3 milioni di euro – spiega Bottacin – per completare i lavori sul rio, con particolare attenzione alla manutenzione straordinaria della canalizzazione a monte dell’abitato di Sottoguda e al rifacimento di un tratto di argine in destra idrografica, migliorando così l’efficienza idraulica in corrispondenza della confluenza con il torrente Pettorina».

L’intervento prevede la realizzazione di scogliere in sponda destra a difesa dell’abitato, la manutenzione delle soglie esistenti e la costruzione di nuove soglie in massi legati e cementati, con un profilo idraulico ottimizzato per prevenire sovralluvionamenti. In totale, saranno realizzate sei soglie lungo l’asta principale del rio Val Bona e tre soglie sull’affluente in sinistra. Le opere avranno un’altezza media di circa 3 metri fuori terra e saranno costruite con materiali locali, ancorati a uno scheletro in calcestruzzo leggermente armato, ma senza elementi in cemento a vista, per garantire un basso impatto visivo e ambientale.

L’intervento rientra nel quarto stralcio di un progetto più ampio per la mitigazione del rischio da debris flow, con l’obiettivo di mettere in sicurezza sia la strada provinciale che l’abitato di Sottoguda, duramente colpiti durante la tempesta Vaia. «Questo tratto di valle – aggiunge Bottacin – è particolarmente delicato. Le opere che stiamo realizzando sono fondamentali per proteggere la popolazione e il territorio, e rappresentano un esempio concreto di prevenzione e cura dell’ambiente montano».

Salvo imprevisti e condizioni meteo avverse, i lavori dovrebbero concludersi entro l’inizio dell’estate 2026, restituendo al territorio un’infrastruttura più sicura, efficiente e rispettosa del paesaggio.

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