Rinasce il bosco sopra Alleghe, grazie a Scarpa e alla Regione

Rinasce il bosco sopra Alleghe, grazie a Scarpa e alla Regione

Tre ettari e mezzo di bosco, devastato dalla tempesta Vaia, rinasceranno, ad Alleghe. Grazie a Scarpa, la storica azienda di Asolo leader nella produzione di calzature da montagna e per le attività outdoor, da sempre sensibile alle tematiche legate alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente.

Il progetto di recupero (il primo promosso da un privato, in sinergia con Regione Veneto e Servizi forestali) ridarà nuova vita alla porzione di bosco che si affaccia sul lago, proprio sopra il centro del paese ed è stato presentato questa mattina.

«Per noi, che da ottant’anni creiamo calzature tecniche per la montagna, le Dolomiti sono parte del dna – spiega l’amministratore delegato di Scarpa, Diego Bolzonello – e pertanto le gravi conseguenze di Vaia ci hanno profondamente colpito. Da qui la volontà di creare un progetto per riportare a nuova vita il bosco vicino al lago di Alleghe. L’iniziativa che presentiamo oggi si pone esattamente nel solco della nostra missione green, oltre a voler essere un segnale di speranza per un territorio che continua a patire i danni di un evento così drammatico».

Tutto nasce su input di Dolomiticert, l’istituto di certificazione di Longarone, da una decina stretto collaboratore di Scarpa. «In una delle trasferte nel Distretto dello Sportsystem – spiega l’amministratore unico Luigino Boito – ho proposto a Diego Bolzonello, amministratore delegato di Scarpa – il progetto di “adottare” uno dei boschi devastati da Vaia. Bolzonello ha aderito con entusiasmo, e nel giro di poco tempo siamo riusciti ad ottenere il via libera dalla Regione e ad individuare la zona più adatta».

Che è quella più centrale, anche se non certo l’unica ad aver subìto violenza. «Come molti altri Comuni – sono le parole del sindaco di Alleghe, Danilo De Toni – avevamo diverse aree dove si poteva intervenire. Ma quella scelta si vede da tutte le angolazioni, guardando il paese, ed è un vero pugno in un occhio. Per fortuna i lavori di ripristino procedono. Anche quelli di pulizia del lago, dove la Regione ha investito 8 milioni di euro, stanno seguendo il cronoprogramma e dovrebbero concludersi entro l’anno».

Il progetto di rimboschimento, che prevede un investimento di 150mila euro interamente coperto dall’azienda asolana, coinvolgerà diversi attori, come spiega Gianmaria Sommavilla, direttore dell’unità organizzativa forestale della Regione Veneto, che si occuperà della progettazione e della supervisione. «Quella dove interverremo è uno dei siti valanghivi individuati a seguito della tempesta. Lavoreremo quindi innanzitutto in sinergia con Veneto Strade, che si occuperà della rimozione delle piante divelte e dell’installazione delle barriere paramassi e paravalanghe. Poi ci sarà l’intervento di rimboschimento con una programmazione studiata ad hoc: verranno piantumate 10000 piante, donate gratuitamente da Veneto Agricoltura. La composizione finale sarà molto varia: per il 40% sarà larice, per il 20% abete rosso; un altro 20% sarà formato da faggio, che a queste latitudini si vede pochissimo e dove trova invece un habitat ideale. Infine, l’ultimo quinto sarà formato da un mix di piante arboree, tra le quali sorbo dell’uccellatore, acero montano, pino silvestre e betulla».

I lavori potrebbero cominciare già a giugno, ma più probabilmente si andrà a settembre, dato che a luglio e agosto non si fanno lavorazioni di questo tipo. «Ma per vedere l’effetto finale – commenta Sommavilla – ci vorranno circa una ventina d’anni. I tecnici incaricati hanno proiettato la scelta di oggi nel futuro, mettendo in conto un progressivo innalzamento delle temperature, a causa del riscaldamento globale, individuando specie in grado di affrontare i nuovi scenari climatici e utilizzando materiale di propagazione in ottimo stato vegetativo e dalla provenienza certificata. Le piantine verranno messe a dimora e poi assistite con cure colturali per eliminare con sfalci mirati le erbacee che sottraggono luce e nutrimento, e per due anni verranno sostituite quelle che non avranno attecchito, fino ad arrivare a completare l’opera».

«Quella di oggi – conclude l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin – è un’iniziativa importante perché parte da un’iniziativa di un privato, che ci ha messo i soldi e ha coinvolto le istituzioni. Ho voluto definirla la giornata delle “6S: Sostenibilità ambientale; Sviluppo, iniziando da quello turistico; Solidarietà da parti di enti e privati; Studenti, trattandosi di un’iniziativa anche formativa e utile a capire cos’è davvero il bosco; Servizi Forestali, che coordineranno le diverse iniziative. E Scarpa, l’azienda che si è proposta di investire risorse per la montagna e sponsorizzerà i costi dell’iniziativa».

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