Rifiuti, crescono i costi, diminuisce la tariffa. Il segreto? “Efficienza e cittadini coscienziosi”

Rifiuti, crescono i costi, diminuisce la tariffa. Il segreto? “Efficienza e cittadini coscienziosi”

Stanno per arrivare nelle case dei feltrini le bollette della Tari (la tassa sui rifiuti) relative al prossimo anno. E ci sono buone notizie. Per le utenze private la Tari il prossimo anni costerà mediamente il 2 % in meno del 2019. Non per i single, che invece dovranno sborsare qualcosa in più. Ma è poca roba: lo 0,90%, ovvero 67 centesimi di euro in più calcolati sulla media di 75,20 euro. Una famiglia di due persone pagherà mediamente 2 euro in meno (143,83 a fronte di 145,85), un nucleo formato da padre, madre e un figlio 3,40 euro in meno rispetto al 2019. E via di questo passo.

Un po’ diverse le cose per le utenze non domestiche. Pagheranno in media il 6% in più, a causa soprattutto delle novità nella definizione della tariffa introdotte da Arera, l’authority governativa, che ha obbligato i comuni a rivedere i criteri di ripartizione dei costi.

L’aumento, però, si traduce per ora in un puro calcolo teorico, come spiega l’assessore ai rifiuti, Adis Zatta: «C’è tutta la partita legata al covid e al lockdown di questa primavera da tenere in conto. Le attività che sono rimaste chiuse avranno diritto ad uno sconto che al momento non si può quantificare». E poi c’è il fondo premiante per i cittadini e le attività più virtuose, che si divideranno a fine 2020 i 20mila euro previsti, sulla base dei conferimenti all’ecocentro cittadino.

Nel complesso, il costo totale del servizio cresce di circa 20mila euro. Nel 2020 è stato messo a bilancio un costo complessivo di 1 milione 852 mila euro, contro il milione e 830 mila euro di un anno fa. «Un aumento contenuto – commenta Zatta – e dovuto quasi esclusivamente ai maggiori costi necessari per gestire l’emergenza coronavirus: sanificazioni, lavaggi stradali, spazzamento strade e la raccolta dei rifiuti a domicilio per le persone in quarantena». Aumento che come detto non si è tradotto in bolletta. «Grazie – dice Zatta – all’efficienza del sistema e alla collaborazione dei cittadini». Tra i quali quelli che, con l’introduzione dei nuovi cassonetti per il conferimento dell’umido, apribili solo con tessera, hanno restituito lo sconto previsto per chi effettua il compostaggio domestico.

Non cambiano invece le modalità di pagamento. Le bollette arriveranno nelle case attorno alla metà del mese. Si potrà pagare in un’unica soluzione, entro il 30 novembre, oppure in 3 soluzioni.

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