Quando i ristori stentano: in Italia 500 euro in meno rispetto all’Eurozona

Quando i ristori stentano: in Italia 500 euro in meno rispetto all’Eurozona

Il dato è frutto di calcoli teorici, vale la pena dirlo in premessa. Ma mostra in maniera netta come i Paesi hanno affrontato la crisi economica conseguente alla pandemia. Con differenze anche consistenti.

In Italia, ad esempio, ogni cittadino ha ricevuto ipoteticamente dallo Stato 1.979 euro pro capite per fronteggiare gli effetti negativi dell’emergenza sanitaria (tra bonus economici, cassa integrazione, assunzioni/investimenti nella sanità, sospensione e taglio delle tasse, ristori, sussidi, contributi a fondo perduto). Nell’Area euro, invece, la media è di 2.518 euro pro capite, quindi 539 euro in più. Lo dicono le ultime elaborazioni dati della Cgia di Mestre. E dentro quei dati ci sono anche le centinaia di attività bellunesi che sono rimaste chiuse per effetto dei vari Dpcm, senza riuscire a vedere il becco di un quattrino.

Ci sono – ad esempio – parrucchiere ed estetiste. Che hanno beneficiato di un’apertura straordinaria domenica scorsa. Ma che dovranno tenere le serrande abbassate fino a dopo Pasqua, con tutte le conseguenze del caso. «Già avevamo perso in gran parte il periodo natalizi, ora perdiamo anche la Pasqua, periodo solitamente buono per il nostro lavoro – dicono Ivana Dal Pizzol e Alessandra Feltrin, presidenti di mestiere Confartigianato delle acconciatrici e delle estetiste -. Nel 2020 abbiamo registrato perdite, nel settore, che variano tra il 30 e il 40%. Ma non escludiamo che alcune attività possano aver perso anche di più. I ristori? A parte i 600 euro di marzo 2020 e altri 600 euro di aprile, non abbiamo visto niente».

E allora diventa ancora più “simpatico” un confronto con gli altri Paesi europei sugli aiuti (compresi taglio delle tasse e investimenti sanitari, non solo i bonus e i ristori). Confronto possibile grazie alle elaborazioni della Cgia di Mestre.

L’Austria, ad esempio, ha erogato 3.881 euro per ogni abitante (+1.902 euro rispetto all’Italia), il Belgio 3.688 euro (+1.709 euro), i Paesi Bassi 3.443 euro (+1.464 euro), la Germania 2.938 (+ 959 euro) e la Francia 2.455 euro (+476 euro rispetto all’Italia). Solo la Spagna, con 1.977 euro pro capite, ha stanziato leggermente meno (-2 euro).

Questa comparazione, riferita al 2020, ovviamente non include i 32 miliardi di euro di scostamento di bilancio che sono stati approvati dal Parlamento italiano nello scorso mese di gennaio e che, nei prossimi giorni, dovrebbero consentire l’approvazione del “decreto Sostegno”.

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