Qualità della vita: la provincia perde 47 posizioni e scende al 51° posto

Qualità della vita: la provincia perde 47 posizioni e scende al 51° posto

Crollo verticale: 47 posizioni perse in un anno. Non è una valanga, ma l’effetto della classifica della qualità della vita del Sole 24 Ore. Che vede Belluno scendere dal 4° al 51° posto. Negli ultimi dieci anni la provincia dolomitica non era mai stata così in basso. Semmai si era sempre piazzata “in zona Champions”: primissimo posto nel 2017, terza nel 2011, quarta nel 2018, 2016, 2014 e 2013; l’unico scivolone era stato il 17° posto del 2015. Evidentemente è successo qualcosa. Non tanto tra le Dolomiti e il Piave, quanto nei parametri scelti per la graduatoria dal principale quotidiano economico.

LA CLASSIFICA

Al primo posto c’è Milano, per il secondo anno di fila. Seguita a ruota (neanche a dirlo) da Bolzano e Trento dove l’autonomia da sola vale punti importanti nella qualità della vita (basta chiederlo non solo ai residenti, ma anche a tutti quelli che credono che le Dolomiti siano patrimonio di trentini e altoatesini più che dell’umanità). Aosta sta appena fuori dal podio, davanti a Trieste, Monza e Brianza, Verona e Treviso. Venezia e Parma completano la top ten.

IL DETTAGLIO

Il Sole 24 Ore anche quest’anno ha considerato sei macroaree: Ricchezza e Consumi, Ambiente e Servizi, Giustizia e Sicurezza, Affari e Lavoro, Demografia e Società, e infine Cultura e Tempo Libero. 

Belluno si piazza al 25° posto in Ricchezza e Consumi, forte soprattutto della variazione del reddito medio dei contribuenti (significa che a livello di portafogli, i bellunesi non se la passano male). Ma è nel capitolo Giustizia e Sicurezza che mostra il suo lato migliore: primissimo posto nella sottocategoria dei furti di autovetture (appena 7,9 denunce ogni 100mila abitanti), e nell’indice di litigiosità (1.340,9 cause civili iscritte ogni 100mila abitanti); quarto posto per rapine (solo 8,4 denunce ogni 100mila abitanti). Anche in Ambiente e Servizi (42° posto) e Affari e Lavoro (44° posto) il Bellunese vive bene.

Il vero problema è rappresentato da Cultura e Tempo Libero (60°) e Demografia e Società (97°). In pratica, Belluno è nelle ultime posizioni per mortalità per infarto miocardico e tumore, per indice di vecchiaia e dipendenza degli anziani, per tasso di natalità e nuovi iscritti all’Aire (ovvero cittadini che sono usciti dai confini provinciali per andare a vivere all’estero).

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