«Il Nevegal fa parte di quella media montagna che già ora fa i conti coi cambiamenti climatici, soprattutto nel periodo invernale. Ha ancora senso sovvenzionare l’industria dello sci alpino?».
Se lo chiede Azione. Il partito di Calenda prova a guardare al futuro del Colle, con una mattinata di convegno dedicata proprio alla montagna dei bellunesi. Un confronto tra istituzioni e operatori economici che oggi (sabato 13 maggio) coinvolgerà diverse voci e diverse teste.
Partendo dalle riflessioni di Michele Nardelli (formatore e coautore di “Inverno liquido”) e di Diego Cason (sociologo), Azione vuole ragionare in maniera franca e fuori dagli schemi per comprendere cosa sia meglio fare «ed evitare uno status quo che non serve a nessuno», spiega Andrea De Bortoli, segretario provinciale del partito. Ci saranno Roberto Pierobon (direttore tecnico di Nevegal 2021, la società che ha in gestione gli impianti), Matteo Bonza (fondatore di Progetto Turismo), Nicola Bolzon (promotore e responsabile di Recoaro Mille bike park), Daniele Costantini (titolare di Ski resorts designer), un rappresentante della Regione e Franco Roccon (assessore al Nevegal del Comune di Belluno).
«Verrà presentato un progetto di riqualificazione che muterebbe in parte il Colle, come siamo abituati a conoscerlo, e potrebbe far sopravvivere la pratica dello sci. Ne scaturirà sicuramente un vivace dibattito» sottolinea De Bortoli.
L’appuntamento è alle 10.30 a Palazzo Bembo (in via Loreto).
