Puppato: «Fondi Psr, il nostro territorio si gioca il futuro»

Puppato: «Fondi Psr, il nostro territorio si gioca il futuro»

«Guardiamo ai fondi del Psr, i termini per la scadenza sono prorogati, ne va del futuro del nostro territorio». Per sostenere i giovani agricoltori che stanno avviando un’attività, per compensare le imprese agricole che subiscono costi maggiorati per il fatto di essere in montagna e per aiutare quelle che si trovano in zone frequentate da lupi, sono previsti dai Programmi di Sviluppo Rurale 30 milioni 500 mila euro. Per 10 milioni sono già scaduti i termini di partecipazione, restano validi due fondi la cui scadenza è stata di recente prorogata al 15 giugno.

«Fare agricoltura in montagna è difficile e costoso, si sa – commenta il consigliere regionale bellunese Giovanni Puppato, membro della Commissione Agricoltura – ma allo stesso tempo è fondamentale per la cura del territorio e per evitare l’avanzare del bosco. La giunta regionale ha deliberato nel mese di marzo le misure di sostegno, sono importanti per il nostro territorio perché danno un prospettiva futura agli agricoltori e agli allevatori».

La misura per la quale sono scaduti i termini è quella da 10 milioni di euro per supportare l’insediamento di giovani agricoltori. Scadranno il 15 giugno, invece, l’Indennità compensativa in zona montana e gli aiuti per prevenire i danni della fauna selvatica per il quale si prevedono 500 mila euro.

I 20 milioni serviranno a compensare gli agricoltori dei costi aggiuntivi e della perdita di reddito derivanti dagli svantaggi che ostacolano la produzione agricola nelle zone montane. I 500mila euro sono invece rivolti alla prevenzione dei danni recati alle produzioni agricole e zootecniche dalla fauna selvatica e, in particolare dai grandi carnivori, contribuendo così alla coesistenza delle diverse specie e alla salvaguardia della biodiversità. L’aiuto erogato sarà pari al 100% della spesa ammissibile, ovvero 5mila euro. Somma che potrà essere utilizzata per acquistare recinzioni elettrificate semi-permanenti o mobili, recinzioni metalliche fisse con o senza elettrificazione e dissuasori acustici o luminosi. 

«Il futuro del nostro territorio è appeso alla nostra capacità di essere una montagna al passo con i tempi, che sa rinnovarsi e anche fare propri gli stimoli e le sfide che arrivano dall’Europa – conclude Puppato -. Un territorio curato, dove agricoltori e allevatori si sentono tutelati e aiutati, è un territorio attrattivo e in grado di trattenere i giovani».

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