Crollo occupazionale: il Covid ha tagliato 67mila posti in Veneto, 2mila nel Bellunese

Crollo occupazionale: il Covid ha tagliato 67mila posti in Veneto, 2mila nel Bellunese

Effetto shock sul mercato del lavoro: il Covid ha battuto forte. Nel primo semestre 2020, quello caratterizzato dal lockdown, il Veneto ha perso 67mila posti. Tutta colpa della cessazione anticipata degli stagionali e della mancata crescita occupazionale determinata dal blocco. Cifre preoccupanti anche per la provincia di Belluno, dove i posti di lavoro persi sono circa 2.100.

I DATI

A tastare il polso all’occupazione è Veneto Lavoro. I numeri relativi al periodo gennaio-giugno sono eloquenti. Il saldo tra assunzioni e cessazioni di rapporti di lavoro è stato positivo (+23.800) a livello regionale, ma sensibilmente inferiore rispetto a quello registrato nella prima metà del 2019 (+90.700).

Le province più colpite si confermano quelle con una maggiore incidenza delle attività stagionali: a Venezia, nei primi sei mesi dell’anno, si è registrata una perdita di oltre 28.000 posti di lavoro, a Verona di 18.000. Calo più contenuto nelle altre zone: -6.900 a Padova, -5.100 a Treviso, -4.400 a Vicenza, -2.100 a Belluno e -1.800 a Rovigo.

BELLUNO

La provincia dolomitica aveva registrato 9.808 assunzioni e 10.092 cessazioni nel primo semestre 2019 (saldo -284). Quest’anno invece i numeri, sempre condizionati dalla fluttuazione dei contratti stagionali, sono stravolti: 7.090 assunzioni, 9.464 cessazioni; vale a dire -2.374. Un dato che si è costruito soprattutto durante il lockdown, visto che dal 23 febbraio al 3 maggio le cessazioni sono state addirittura 5.753 (contro 1.212 nuovi contratti). Con la riapertura delle attività, anche il Bellunese ha cominciato a piazzare le basi della ripartenza, seppur in una dimensione di gran lunga inferiore rispetto alle assunzioni registrate nello stesso periodo del 2019.

LE PROSPETTIVE

Difficile capire fino a quando durerà l’effetto Covid. Di certo il mercato del lavoro ha ricominciato a muoversi. Tra il 4 e il 31 maggio nel Bellunese sono stati firmati 1.040 nuovi contratti, contro 635 licenziamenti. E nel mese di giugno le assunzioni sono andate a quota 2.451 (contro 1.170 cessazioni). Si tratta di segnali incoraggianti: i danni occupazionali subiti durante il lockdown saranno difficilmente recuperabili nel breve periodo, ma la flessione occupazionale sembra essersi arrestata.

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto