Primo giorno d’estate, nuove code. Metti una domenica di sole e ti ritrovi, puntualissime, le solite criticità di traffico. Lunghe, stavolta. E ben più consistenti di quelle a cui sono ormai abituati i turisti del week-end. Perché non c’è solo l’Alemagna: ieri anche la A27 e l’Agordina hanno vissuto momenti da “ora di punta a Manhattan”.
Più di qualcuno deve aver maledetto l’idea di trascorrere la domenica in montagna, ieri sera. Perché è bastata una galleria chiusa sommata a qualche rallentamento per provocare 4-5 chilometri di paralisi. Auto in colonna, ferme, dal tunnel tra Vittorio Nord e Vittorio Sud (ancora bloccato per lavori che sembrano non vedere la conclusione) fino al viadotto sopra il Fadalto. Ed è probabile che molti di quegli automobilisti avessero già sperimentato il traffico a rilento lungo la Alemagna, scendendo da Cortina. Perché è chiaro: ieri anche la Statale 51 ha vissuto una giornata di grande afflusso, con i soliti “punti neri” diventati imbuti della colonna (San Vito, strettoia di Valle, Tai, Castellavazzo e Longarone); ma questa non è una notizia.
La notizia, peraltro annunciata, è stata quella delle code lungo la 203 Agordina. Tutta colpa di un mini-cantiere, all’altezza della centrale idroelettrica, con conseguente restringimento della carreggiata. Ieri pomeriggio il serpentone di auto incolonnate arrivava fino alla galleria dei Castei da una parte, e fino a Candaten dall’altra. All’apice del traffico, sono stati mandati i movieri a sostituire il semaforo e il traffico ha ricominciato a scorrere. Resta però la solita domanda: ce la faranno i nostri eroi – le infrastrutture bellunesi? C’è tempo per rispondere: del resto, era solo la prima domenica d’estate.