Taglio del nastro, con vista. Sul Boite, come il nuovo ponte realizzato da Veneto Strade tra Cibiana e Valle di Cadore. Ma con vista anche sul prossimo cantiere, vale a dire lo svincolo a Venas, nel raccordo tra la provinciale e la Alemagna. Un luogo oggi pericoloso per chi svolta verso Cibiana e che tra qualche mese sarà sistemato a dovere.
Intanto il primo tassello. Quel ponte sul Boite che negli ultimi anni appariva malandato da più parti. Specialmente nelle strutture portanti.
«Si trattava di un manufatto del 1957 che non aveva mai beneficiato di interventi importanti» ha spiegato l’ingegner Michele Artusato, responsabile di Veneto Strade per la zona di Belluno. «Lo abbiamo praticamente rifatto, demolendo e ricostruendo le arcate. Con un investimento corposo, oggi ha una vita utile di 100 anni».
L’investimento corposo è di oltre 1,4 milioni di euro. E garantisce sicurezza per tutti coloro che transiteranno sul ponte. La passerella modulare utilizzata negli ultimi mesi – durante le operazioni di cantiere – sarà demolita nelle prossime settimane.
«Garantire viabilità sicura ed efficiente alla montagna è importante – ha detto al taglio del nastro l’assessora regionale alle infrastrutture, Elisa De Berti -. Come è importante poter contare su un’azienda radicata sul territorio, come Veneto Strade». Della stessa idea anche il presidente della Provincia Roberto Padrin: «Per la montagna le strade non devono essere viste come un costo, ma come una risorsa. Perché sono vita. Sono possibilità di lavoro, di studio e di collegamento senza le quali le nostre comunità sarebbero isolate».
